Ambiente: Conficoni (Pd), studio epidemiologico pedemontana Pn necessario ma ancora fermo tra preoccupazioni della gente

Pubblicato il venerdì 08 Lug 2022

09.07.22 «Tra l’incalzare di un progetto per realizzare un nuovo termovalorizzatore e le mancate promesse della Regione, proprio per chiarire la situazione di salubrità ambientale, si riaccendono e crescono le preoccupazioni degli abitanti della pedemontana pordenonese. Ora è necessario più che mai che la Giunta regionale mantenga l’impegno, preso già nel 2019 ma ancora fermo al palo, a elaborare uno studio epidemiologico che indaghi l’impatto sulla salute delle emissioni inquinanti». A chiederlo è il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) che già nei mesi scorsi aveva portato la questione in Consiglio regionale attraverso un’interrogazione che chiedeva chiarezza sullo stato di attuazione dello studio epidemiologico per il monitoraggio ambientale nella zona pedemontana pordenonese.

«Già dalla risposta a quell’interrogazione, nell’ottobre 2021, fu chiaro che il piano era fermo per le disattenzioni della Giunta e le difficoltà dell’Asfo. Oggi, la presentazione del progetto di realizzazione di un nuovo e più grande termovalorizzatore di rifiuti speciali da parte di Eco Mistral ha riacceso il dibattito sul modello di sviluppo di una zona caratterizzata dalla presenza di svariate industrie insalubri e di alcuni siti di importanza comunitaria meritevoli di essere tutelati. Anche se nell’illustrare il progetto (alla commissione Ambiente del Comune di Spilimbergo) il gestore dell’impianto ha garantito la sostenibilità dell’iniziativa e senza nulla togliere alla professionalità degli incaricati da EcoEridania a indagare la qualità dell’aria, è necessario che la Regione mantenga l’impegno assunto nel giugno 2019 a eseguire uno studio non di parte». In tutta questa vicenda, conclude infine Conficoni, «resta un fatto che fa riflettere: mentre il piano regionale dei rifiuti urbani prevede la possibilità di attivare un nuovo termovalorizzatore da 120mila tonnellate per evitare di esportare altrove i sovvalli prodotti in Friuli Venezia Giulia, a Spilimbergo Ecomistral vorrebbe aumentare da 25 a 70mila tonnellate la capacità di un impianto ove già oggi il 90per cento dei rifiuti conferiti proviene da fuori regione».

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Nicola Conficoni

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