Assestamento: Moretti-Marsilio (Pd), manovra non affronta crisi in modo strutturale

Pubblicato il lunedì 11 Lug 2022

11.07.22 «A fronte di uno straordinario assestamento senza precedenti nella storia della nostra regione, registriamo un grande limite della giunta Fedriga, quello di non aver voluto affrontare interventi strategici in modo organico e costruttivo. La drammatica realtà è che una regione piena di soldi lascia cadere a pezzi il suo patrimonio, non da risposta rispetto alle necessità per garantire la sicurezza sismica nelle scuole e affronta crisi come quella energetica a suon di bonus, buoni per la campagna elettorale, ma non per traguardare lo sviluppo futuro». Lo affermano il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti e il consigliere regionale Enzo Marsilio (Pd) a margine dell’esame dell’assestamento di bilancio, oggi in prima commissione integrata.

«Uno degli esempi più forti della mancanza di interventi strutturali è quello che riguarda la riqualificazione del patrimonio edilizio, un problema forte e sentito da anni. Ogni anno, solo nell’area montana i sindaci emettono decine di ordinanze di messa in sicurezza su vie pubbliche, che si trovano poi senza risposte. Ma gli esempi sulla mancata gestione del territorio si sprecano tra centri storici vuoti e periferie in cui si ampliano zone edificabili, mentre la Giunta si vanta di un presunto Fvg come regione più verde d’Italia. Su questi temi ci aspettavamo risposte che non sono arrivate». Sempre sul fronte edilizio, i consiglieri dem sottolineano inoltre, «la graduatoria con oltre 100milioni di richieste di intervento da parte dei Comuni per la sicurezza antisismica nelle scuole, molte delle quali versano in condizioni precarie, riceve una non risposta rispetto alle necessità e alla promesse fatte tempo fa dalla Giunta».

Anche sulla crisi energetica e idrica, continuano, «la Regione davvero crede di affrontare problemi enormi attraverso bonus? Forse per le famiglie possono andare bene, ma non certo per le imprese che ricevono circa duemila euro per affrontare le spese energetiche. Anche sulla partita della crisi idrica manca un progetto organico complessivo e con molta probabilità restano ancora da spendere una parte dei 70 milioni stanziati nel 2007 per l’agricoltura irrigua». In definitiva, concludono Moretti e Marsilio «tenendo conto dell’enorme disponibilità finanziaria restano forti dubbi e preoccupazioni per la futura tenuta sociale e delle imprese, su come la giunta affronta i problemi che abbiamo dinanzi a noi».

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