Sanità: Conficoni, Riccardi non si limiti a “commissariare” dg Asfo, ammetta propri errori e lo sostituisca

Pubblicato il martedì 26 Apr 2022

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26.04.22 «Dopo la sfiducia da parte di medici e operatori sanitari, le ripetute richieste di dimissioni, la presa di distanza di buona parte della politica e infine il sostanziale “commissariamento” nelle trattative con i sindacati, restano sconosciute ed evidentemente inconfessabili le ragioni per le quali il direttore generale dell’Asfo, Polimeni nominato all’unanimità dalla Giunta Fedriga, resti saldamente al suo posto nonostante una sua palese e troppe volte dimostrata inadeguatezza. Non si usino più alibi, Riccardi non si limiti a commissariare Polimeni, ma ammetta i propri errori e lo sostituisca». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) a margine del confronto che si è tenuto oggi a Pordenone tra i sindacati e l’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, «nel tentativo di limitare i problemi creati dal direttore generale e ricucire lo strappo sulla distribuzione delle risorse aggiuntive».

«Se Riccardi è politicamente il primo responsabile della situazione negativa del sistema salute del Friuli Occidentale, all’interno del centrodestra esistono comunque delle forti mancanze: a partire dall’inerzia del presidente della 3ª commissione Salute, il leghista Moras, fino alle dimissioni dal consesso del consigliere di Fdi Basso che, dopo avere disertato metà sedute, oggi cerca di ergersi a paladino della sanità pordenonese. Ma i fatti parlano da soli e in questa vicenda una cosa è palese, quanto conti Fratelli d’Italia nella politica regionale, meno del due di picche: da quando lo scorso dicembre il sindaco di Pordenone, Ciriani si è risvegliato da un lungo e colpevole torpore e ha iniziato a chiedere un avvicendamento alla guida dell’azienda sanitaria, purtroppo, nulla è cambiato» attacca Conficoni.

«Le criticità sul piatto sono molte, non solo le vertenze sindacali ma anche la scarsa attrattività alla quale è stata ridotta l’Asfo a causa delle politiche e dei comportamenti di Polimeni con una conseguente fuga di medici che ha colpito non solo oculistica, dermatologia e pneumologia ma anche la stessa radiologia. Il concorso bandito dopo che la stimata senologa Bassini ha lasciato l’incarico, inoltre, ha avuto un esito negativo a differenza del Cro dove sono arrivati nuovi specialisti. Mentre il centrodestra continua a discutere, le azioni di Polimeni contro i dipendenti, ridotti di 177 unità in tre anni, stanno minando i servizi erogati ai cittadini, come dimostra anche il blocco degli esami radiologici per interni negli ospedali di San Vito al Tagliamento e Spilimbergo, oggetto di una interrogazione urgente. Insieme al direttore generale – conclude Conficoni – se ne dovrebbero andare anche Riccardi e il resto dei responsabili politici di un teatrino davvero penoso».

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Nicola Conficoni

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