Turismo: Iacop (Pd), Bini non ha più le redini sui poli montani, dica qual’è la strategia

Pubblicato il giovedì 10 Nov 2022

10.11.22 «Dalle dichiarazioni riportate oggi sui quotidiani riguardo alla situazione dei poli turistici montani, risulta evidente come l’assessore Bini non abbia più le redini del turismo montano che ha appaltato di fatto al consigliere leghista Mazzolini. Questo è reso evidente dalle ripetute e anche contraddittorie dichiarazioni del consigliere sugli impianti e sul turismo e dal fatto che adesso pare decida anche dei fondi del bando ristori costi energetici». Lo afferma il consigliere regionale Franco Iacop (Pd) commentando le notizie odierne sulla stagione invernale e in particolare sui piani relativi agli impianti di risalita nei poli montani della regione.

«Sui costi di innevamento che risulterebbero assolutamente elevati è evidente la necessità di un forte impegno finanziario della Regione ed è altrettanto ovvio che sarebbe necessario un sostegno più puntuale al sistema ricettivo montano, per contrastare il caro energia e garantirne una apertura a pieno regime. Ma questo è probabilmente necessario anche per i sistemi ricettivi delle città e delle città d’arte, in quanto si tratta di fondi pubblici per cui è obbligatorio ragionare in termini di sostenibilità economica complessiva». Inoltre, ricorda Iacop, «più volte abbiamo ribadito che gli investimenti per nuovi impianti e strutture sciistiche devono rispondere a criteri di sostenibilità sia economica che ambientale». E ancora, prosegue Iacop, «le dichiarazioni quantomeno azzardate del consigliere leghista dimostrano ancora una volta che esiste una programmazione per i poli montani autonoma rispetto alle azioni in essere a PromoturismoFvg e spesso persino riconducibili all’ambito territoriale in cui opera il consigliere. Proprio per avere chiarezza, abbiamo chiesto e stiamo ancora attendendo che l’assessore al Turismo, Bini, spieghi nella commissione di merito quali sono i risultati e le strategie per il turismo e in particolare per il settore della montagna, illustrando la programmazione degli eventi dell’inverno 22/23 e anche quali saranno le azioni per il risparmio energetico connesse al funzionamento degli impianti, abbandonando la logica degli annunci e degli slogan sui media». Infine, conclude Iacop, «prendiamo atto che anche Mazzolini conferma quanto da noi già ampiamente dichiarato in Aula, ossia che è necessaria una ricalibratura delle misure di sostegno al caro energia utilizzando al meglio quello che resta, ben 27 su 40 milioni, dei fondi alle imprese annunciati in assestamento».

Ne parlano

Redazione

Ne parlano

Redazione
Redazione

Articoli correlati…