Sanità: Conficoni (Pd), privatizzazione colpisce anche Spilimbergo

Pubblicato il giovedì 28 Set 2023

28.09.23 «L’impoverimento generalizzato e la deriva del servizio sanitario pubblico regionale, a seguito della sfrenata privatizzazione che il centrodestra di Fedriga sta di fatto attuando, non risparmia i centri periferici, come l’ospedale di Spilimbergo dove il servizio di ortopedia è ridotto ai minimi termini». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) che dopo le denunce del circolo del Pd di Spilimbergo, attraverso un’interrogazione porta in Consiglio regionale sul «depauperamento progressivo dei servizi nell’ospedale di Spilimbergo».

«A fronte di una situazione, che dura da ormai da anni, di fortissima criticità delle liste d’attesa per accedere a prestazioni diagnostiche, di specialistica ambulatoriale e di chirurgia il centrodestra guidato da Fedriga ha risposto aumentando il ricorso al privato accreditato, nonostante la possibilità di intervenire con nuove assunzioni che avrebbero portato il miglioramento delle condizioni di lavoro dei professionisti della sanità pubblica. Quello che accade oggi a Spilimbergo è il risultato di questa assurda privatizzazione. Qui, dopo che sono state smentite dai fatti le rassicurazioni fornite lo scorso luglio dal direttore generale dell’Asfo, Tonutti, la capacità di risposta ai bisogni è addirittura peggiorata, come attesta la riduzione a un solo giorno alla settimana dell’apertura di ortopedia». Attraverso la sua interrogazione, Conficoni chiede dunque, «se e come la Regione intende intervenire sulla frequenza e sulla qualità delle prestazioni del presidio di base di Spilimbergo. In particolare serve chiarezza su quando ortopedia verrà affidata a un’equipe che garantisca la continuità del servizio più giorni la settimana, se ci saranno le annunciate assunzioni che permetteranno di potenziare reumatologia, medicina d’urgenza, riabilitazione e pneumologia e, infine, quando verranno attivati i posti letto per post-acuti. Tutte risposte – conclude – per offrire un servizio di cure capace di ridare dignità al sistema pubblico e quindi risposte ai cittadini».

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