Ovovia: Russo (Pd), opera inutile e dannosa, Fedriga e Dipiazza si fermino

Pubblicato il giovedì 28 Set 2023

28.09.23 «L’ovovia è un’opera inutile e dannosa che sta preoccupando molti cittadini. Fedriga a Dipiazza, che stanno imponendo questo scempio alla città di Trieste, si fermino prima di danneggiare l’ambiente e l’ecosistema e deteriorare definitivamente il rapporto fra i triestini e l’amministrazione». Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Russo (Pd) presente oggi alla conferenza stampa e alla successiva manifestazione dei cittadini residenti nella zona interessata dal progetto dell’Ovovia di Trieste.

«A Fedriga e Dipiazza, che i cittadini considerano ugualmente responsabili di quest’opera, forse sfugge il livello di esasperazione della cittadinanza e la percezione che la nostra città stia vivendo una vera e propria violenza. Alla brutalità che questo progetto eserciterebbe sul territorio cancellando il bosco Bovedo e tutto il suo ecosistema, si è aggiunta infatti negli ultimi giorni l’inutile violenza esercitata nei confronti degli abitanti di Opicina e di Strada del Friuli che si sono ritrovati a sventare tentativi di passaggi forzati su strade private, incomprensibili divieti di transito, le forze dell’ordine in tenuta antisommossa a protezione dei carotaggi per i piloni che dovrebbero realizzarsi davanti al loro ingresso di casa. Agli agenti sul posto, chiamati per dovere, va dato comunque atto che in un clima collaborativo, hanno consentito un accesso dei manifestanti al cantiere semplicemente per prendere visione del proseguimento dei lavori».

Per quanto riguarda l’amministrazione Dipiazza, continua Russo, «che sembra avviata anche questa a un’ingloriosa conclusione di due decenni di governo e divisa al suo interno anche su questo tema, ha perso il contatto con i triestini e le triestine».

Infine, Sergio Persoglia, coordinatore del Forum Pd su Ambiente e Scienza, ha ricordato «il sostegno che il partito ha dato da subito al comitato No ovovia, che bene sta mettendo in luce non solo l’inutilità e la non sostenibilità di un’opera così impattante, ma anche tutte le forzature procedurali e le incongruenze del progetto».

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