Ciclabili: Conficoni-Celotti (Pd), Moggio-Venzone bene ma in ritardo

Pubblicato il giovedì 28 Set 2023

«Serve lavorare sull’intera rete regionale, come volano per il turismo lento»

TRIESTE 27.09.23 ««La mobilità sostenibile e il cicloturismo sono stati a lungo trascurati dalla Regione. La lentezza nella realizzazione del tratto Moggio-Venzone lungo l’Alpe Adria Fvg1, più volte annunciata e rimandata, ne è la dimostrazione. Seppure i ritardi non possano essere cancellati, ben venga la consegna dei lavori ma accanto a questo resta ancora molto da fare per implementare la rete ciclabile regionale». Lo affermano i consiglieri regionali Nicola Conficoni e Manuela Celotti (Pd) a margine della consegna dei lavori del tratto Moggio-Carnia-Venzone della ciclovia Alpe Adria-Fvg1.

«L’Alpe Adria Fvg1 – commenta Conficoni, che aveva portato la questione in Aula attraverso svariate interrogazioni – è la più importante e battuta ciclovia della regione e nonostante sia un importante volano per il turismo del nostro territorio è al momento un’incompiuta visto che il completamento del tratto Moggio – Venzone è rimasto in sospeso per anni. La partenza dei lavori è stata troppe volte annunciata in questi anni, accumulando ritardi su ritardi. A maggior ragione, l’esultanza dell’assessore è del tutto fuori luogo». Secondo Conficoni «sulla mobilità ciclistica è necessaria una svolta per favorire la riduzione dell’inquinamento e la promozione di stili di vita sani. Tutti obiettivi previsti dalla legge regionale da perseguire con maggiore determinazione, a partire dall’ascolto e dal coinvolgimento con strumenti come il Tavolo tecnico regionale (Trec)».

Secondo Celotti, (firmataria di un ordine del giorno collegato all’assestamento estivo che impegnava la giunta alla manutenzione dei percorsi ciclabili) «visto che le ciclovie sono un motore di sviluppo turistico ed economico, si sostengano le iniziative strategiche proposte dai Comuni sulla concertazione per infrastrutturare i tracciati e migliorare le connessioni che dai percorsi ciclabili si sviluppano verso i territori collegati. Sui tracciati mancano elementi importanti come fontane, servizi igienici, punti di informazione e punti di ristoro. Si tratta di servizi fondamentali, che in parte competono ai Comuni, ma in parte all’iniziativa privata. La Regione sostenga dunque gli investimenti pubblici che possono favorire la successiva iniziativa privata. Così si sostiene quell’economia locale non impattante, ma positiva, che si unisce al turismo di entroterra».

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