Centri storici: Santoro (Pd), marcia indietro della Soprintendenza sui dehors, cade bluff di Fedriga

Pubblicato il lunedì 12 Dic 2022

12.12.22 «Il giochetto di Fedriga “salvatore della patria” che grazie a “una telefonata” con il ministro fa slittare la stretta di Soprintendenza sui dehors si schianta contro la marcia indietro che la stessa direzione generale della Soprintendenza fa, annullando il suo decreto e riconoscendo la validità dell’accordo del 2014». Lo annuncia la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd) che come assessore alle Infrastrutture siglò il 9 dicembre del 2014 l’accordo tra la Regione e il Mibact per l’occupazione di suolo pubblico mediante dehors e altre installazioni a carattere provvisorio.

«Dopo essere caduto dalle nuvole sulla stretta inizialmente imposta unilateralmente dalla Soprintendenza, Fedriga ha fatto un goffo tentativo di mostrarsi come paladino del territorio e dei commercianti. La sua azione è stata sbagliata dal principio perché anziché trattare una banale proroga che avrebbe semplicemente spostato il problema di sei mesi, avrebbe dovuto affermare con forza e determinazione l’autonomia del Friuli Venezia Giulia, ma come dimostrato, anche questa volta non c’è riuscito». Difatti, rende noto Santoro, «oggi è arrivata ai Comuni del Fvg la comunicazione, sottoscritta dal soprintendente Simonetta Bonomi, attraverso la quale si notificano delle rettifiche e integrazioni rispetto a quanto comunicato pochi giorni prima, specificando che resta valido l’accordo sottoscritto il 9 dicembre del 2014 tra la Regione Fvg e il Mibact per l’occupazione di suolo pubblico mediante dehors e altre installazioni a carattere provvisorio. Alla fine il danno che sarebbe certamente arrivato a esercenti, città e agli stessi uffici della Soprintendenza è stato scongiurato e non certo per l’intervento di Fedriga».

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