Ambiente: Conficoni (Pd), Regione cambi passo nel sostegno ai Comuni su transizione ecologica

Pubblicato il martedì 08 Nov 2022

08.11.22 «I passi indietro di Trieste, Udine e Pordenone nella classifica sulla qualità ambientale dei Comuni capoluogo pubblicata da Legambiente, evidenziano la necessità che la Regione cambi passo nelle azioni di sostegno alla transizione ecologica. In quattro anni abbiamo avanzato diverse proposte in tema di energia, aria, rifiuti, acqua e mobilità sostenibile, ma siamo rimasti inascoltati. Dopo oltre quattro anni di governo vediamo qualche azione tradiva, ma si può fare decisamente di più per rendere maggiormente sostenibili le nostre città». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) commentando il rapporto Ecosistema urbano 2022 di Legambiente.

«Il dossier fotografa alcune luci, ma ci sono delle ombre che probabilmente potevano essere evitate, proprio con il sostegno dell’amministrazione regionale, a partire dalla situazione energetica ora esplosa. Su questo aspetto – commenta Conficoni – abbiamo insistito in occasione delle ultime manovre finanziarie nel chiedere azioni forti per quanto riguarda gli interventi strutturali coerenti con la necessità di incentivare la transizione ecologica. Reti di illuminazione pubblica più efficienti attraverso la sostituzione dei vecchi punti luci con lampade a led decisamente meno energivore permetterebbero di contenere bollette ed emissioni, così come l’installazione dei pannelli solari sui tetti delle scuole superiori oggi solo in rari casi dotati di impianti fotovoltaici. Per migliorare la qualità dell’aria (compromessa soprattutto nella bassa pianura pordenonese) – continua il consigliere dem – abbiamo proposto di incentivare la sostituzione di caldaie inquinanti, l’approvazione di piani antismog e progetti di forestazione urbana. E ancora, sul fronte idrico di ridurre più rapidamente le perdite delle reti acquedottistiche, che stridono con la siccità in atto. Sul versante rifiuti, oltre a un piano regionale poco ambizioso, pesa la situazione di Trieste, rimasta indietro in questi anni, con appena il 44 per cento di raccolta differenziata, ben al di sotto della media regionale che sfiora il 70. Per favorire una svolta, sarebbe utile erogare contributi ai Comuni che introducono la tariffazione puntuale e ridurre il tributo ambientale al crescere del riciclo». E infine, la mobilità sostenibile, dove, secondo Conficoni «è mancata la spinta nell’incentivare spostamenti con mezzi ecologici come la bicicletta nei tragitti casa-lavoro e casa-scuola. Tutte occasioni mancate che ci hanno fatto perdere tempo prezioso per migliorare la qualità ambientale delle nostre città accelerando la transizione ambientale ed energetica».

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Nicola Conficoni

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