INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
OGGETTO: Lago di Barcis: quali novità per la progettazione e la realizzazione degli interventi di sghiaiamento?
I sottoscritti consiglieri regionali,
RICHIAMATA la mozione n. 32 con oggetto “Lago di Barcis: causa l’interramento la capacità originaria dell’invaso è dimezzata”, approvata dal Consiglio regionale nella seduta n. 72 del 28 maggio 2019;
RICORDATO che, come noto, il Lago di Barcis è soggetto a un intenso fenomeno di interramento, causato dal progressivo accumulo nel bacino di materiale alluvionale portato a valle dai torrenti, in particolare il Cellina, con gravi conseguenze sulla sicurezza idrogeologica dell’area circostante, che ha conosciuto numerosi episodi di esondazione, in particolare sulla Strada Regionale 251 della Val Cellina e della Val di Zoldo;
SEGNALATO che la problematica segnalata si protrae da diversi anni e che necessiterebbe di una massiccia opera di sghiaiamento, che comporta una seria ed attenta valutazione progettuale, per quanto attiene a svariati fattori tecnici, logistici ed economici;
RICORDATO che sono stati effettuati negli ultimi anni, anche in conseguenza di eventi alluvionali, alcuni interventi volti a tamponare l’emergenza sia sul piano degli sghiaiamenti, sia sul piano infrastrutturale, con la sopraelevazione del ponte sul torrente Varma e la previsione di un nuovo ponte che consenta ai mezzi pesanti coinvolti nei lavori di non attraversare l’abitato di Barcis;
VISTA la Delibera di Giunta regionale n. 52 del 17 gennaio 2020, con oggetto ‘Gruppo di lavoro Lago di Barcis. Approvazione dei risultati’;
SEGNALATO che l’allegato alla predetta delibera riporta la relazione conclusiva del gruppo di lavoro interdirezionale dell’Amministrazione regionale, concernente gli scenari e le soluzioni a breve, medio e lungo termine per lo sghiaiamento del Lago di Barcis;
PRESO ATTO che, nel considerare le soluzioni definitive alla problematica sul lungo periodo, la relazione del gruppo di lavoro, approvata dalla Giunta regionale, considera diverse possibilità operative e progettuali per il trasporto a valle del materiale estratto (trasporto su gomma, condotta per gravità, trasporto su gomma fino a Ravedis seguito da trasporto su nastro/teleferica, trasporto fino alla stazione ferroviaria di Montereale Valcellina a mezzo di nastri trasportatori in galleria o a mezzo di teleferica);
RILEVATO che il Consorzio di Bonifica Cellina e Meduna, con fondi regionali, ha affidato ad un professionista l’incarico per la predisposizione di uno studio sulla concreta fattibilità tecnica delle diverse soluzioni proposte;
SEGNALATO che nella relazione si prospettava l’avvio di una fase successiva con il coinvolgimento della popolazione interessata in un processo di progettazione partecipata secondo le metodologie di Agenda 21, per l’individuazione della soluzione ottimale e maggiormente condivisa, nella cornice di un contratto di fiume ai sensi dell’articolo 68 bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell’art. 12 della legge regionale 29 aprile 2015, n. 11;
RILEVATO che, a distanza 45 mesi dalla pubblicazione della Delibera sopra citata, non si hanno notizie sugli esiti dello studio affidato e sull’avvio del processo di progettazione partecipata;
PRESO ATTO che l’articolo 4, commi da 44 a 48, della legge regionale 5 agosto 2022, n. 13 istituisce il “Laboratorio del Lago di Barcis”, costituito da un rappresentante e un esperto designati dalla Direzione centrale difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, da un rappresentante per ognuno dei Comuni di Barcis, Cimolais, Claut, Erto e Casso, Montereale Val Cellina, e da un rappresentante di ARPA, con lo scopo di “dare concreta attuazione alla progettazione partecipata degli interventi di messa in sicurezza del lago di Barcis proponendo le soluzioni finalizzate a conservare la naturalità del lago, a valorizzare la fruibilità dello stesso anche ai fini turistici”;
CONSIDERATO che a sostegno delle attività di tale Laboratorio è stato identificato il Comune di Barcis come capofila e la Regione ha stanziato un intervento finanziario di 50.000 euro al momento della sua istituzione oltre ad ulteriori 20.000 euro per ognuno degli anni 2023, 2024 e 2025;
RITENUTO che, dopo anni di attesa e prima che si verifichino nuovamente eventi alluvionali, sia necessario procedere alla definizione di una soluzione progettuale al problema dello sghiaiamento del Lago di Barcis, che garantisca la partecipazione e la tutela degli interessi delle comunità locali, e superi la logica degli interventi emergenziali;
AFFERMATO che la progettazione partecipata all’interno del contratto di fiume consentirebbe di affrontare la problematica dello sghiaiamento del Lago di Barcis all’interno di un contesto complessivo di riqualificazione ambientale e gestione dell’intera asta del Cellina;
EVIDENZIATO che la realizzazione concreta del progetto di sghiaiamento, oltre a risolvere le problematiche sopra evidenziate, può rappresentare anche una importante opportunità se, in un approccio strategico, viene affrontata insieme ai temi collegati alla realizzazione di importanti infrastrutture nel territorio regionale
Tutto ciò premesso, i sottoscritti consiglieri regionali
INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
per sapere:
1. quali siano gli esiti dello studio sulle diverse possibilità progettuali per lo sghiaiamento del Lago di Barcis affidato dal Consorzio di Bonifica Cellina e Meduna;
2. quale sia stata l’attività svolta sino alla data odierna dai membri del “Laboratorio del Lago di Barcis” (date in cui tale Laboratorio è stato convocato, quali sindaci abbiano preso parte alle varie riunioni, quali siano stati i temi trattati)
3. se sia stata utilizzata una parte delle risorse stanziate e, se sì, a sostegno di quali attività del Laboratorio;
4. quali siano le tipologie di risorse economiche e le tempistiche previste per l’individuazione definitiva del progetto da finanziare e quando si ritiene di potere dare seguito alla realizzazione concreta di questa importantissima opera.
CARLI ANDREA
CONFICONI NICOLA
Trieste, 18 ottobre 2023
0517 - CAR IRO Sghiaiamento Barcis