Sanità: Conficoni (Pd), Rsa del pordenonese ridimensionate, il potenziamento resta una promessa

Pubblicato il martedì 24 Mag 2022

24.05.22 «Dopo l’impegno dell’assessore alla Salute, Riccardi di potenziare l’offerta di cure intermedie nel Friuli Occidentale, le Rsa sono da tempo ridimensionate e non solo le promesse non sono state mantenute ma si sono fatti dei passi indietro. Mentre Pordenone è chiusa e Sacile aperta solo simbolicamente, anche la struttura di Roveredo in Piano, con il contratto di gestione in scadenza fra una manciata di giorni, rischia di compromettere il livello dei servizi». A denunciarlo è il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) che attraverso un’interrogazione alla Giunta regionale porta in Consiglio la “grave situazione delle Rsa del territorio pordenonese”.

«A dispetto dell’esordio di legislatura fatto di promesse, anche nelle cure intermedie si continua a registrare una situazione di grave sofferenza: la Rsa di Pordenone è chiusa dallo scorso settembre 2021, mentre quella di Sacile è aperta solo di facciata, senza un reale servizio ai cittadini. La riduzione dei posti letto a disposizione sta danneggiando cittadini e operatori. La situazione, inoltre, rischia di peggiorare ulteriormente se non si troverà una soluzione per la struttura di Roveredo in Piano, il cui contratto di gestione con la cooperativa Kcs scade l’ormai prossimo 31 maggio, tanto da rendere incerto il prossimo futuro dei servizi. Le criticità sono irrisolte da troppo tempo e le risposte diventano sempre più urgenti. Dopo quattro anni di governo le parole e le giustificazioni sono a zero, servono atti concreti».

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Nicola Conficoni

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