COSOLINI: Relazione di minoranza sul Disegno di legge n. 153

Pubblicato il mercoledì 16 Feb 2022

Relazione di minoranza sul Disegno di legge n. 153 Modifiche alla legge regionale 5 giugno 2015, n. 14 (Disposizioni di attuazione del Programma Operativo Regionale obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione” 2014-2020 e del Programma Regionale Obiettivo “Investimenti in favore dell’occupazione e della crescita” 2021-2027 cofinanziati dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR))

Egregio Presidente, Gentili colleghe e colleghi,
il Disegno di Legge n. 153 (Modifiche alla legge regionale 5 giugno 2015, n. 14 (Disposizioni di attuazione del Programma Operativo Regionale obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione” 2014-2020 e del Programma Regionale Obiettivo “Investimenti in favore dell’occupazione e della crescita” 2021-2027 cofinanziati dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR)) si compone di 4 articoli.
Si tratta, al netto di una parte relativa a nuove disposizioni attuative dei programmi e che assume quindi valenza meramente tecnica, di un DdL che prevede un intervento finanziario significativo volto a sostenere, come espresso nella relazione annessa, progettualità strategiche regionali.
L’articolo 1 prevede infatti lo stanziamento di risorse pari a 20 milioni di euro già previste nella legge regionale di stabilità 2022, somma che verrà successivamente implementata con altri 10 milioni di euro come dichiarato dall’Assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli durante l’illustrazione del suddetto disegno di legge alla I Commissione consiliare. Si tratta, come evidenziato, di risorse finalizzate al finanziamento di progetti che hanno una valenza strategica per questa Amministrazione regionale ma che non potranno trovare finanziamento nel Programma POR FESR 2021-2027.
Si tratta pertanto, come si può facilmente evincere, d’interventi strategici definiti come tali dall’Amministrazione regionale perché non rientrano, al netto di tutte le motivazioni che si possono individuare, nella chiara e condivisa progettualità che sostiene le azioni della programmazione 2021-2027. Se questi progetti “strategici” che verranno finanziati da tali risorse, non dovessero rientrare nei 4 obiettivi di policy della prossima programmazione (rispettivamente “un’Europa più intelligente”, “un’Europa più verde”, “un’Europa più connessa” e “un’Europa più vicina ai cittadini”) è doveroso interrogarsi sulla natura di questa ulteriore progettualità strategica dell’Amministrazione regionale. Ovvero: “perché strategici?”.
Di certo, e viene certificato dalla stessa relazione annessa a questo disegno di legge e dalle stesse dichiarazioni dell’Assessore Zilli, sono risorse che rappresentano una novità, ovvero risorse aggiuntive che non hanno legami con il POR FESR e che nascono quindi in una logica di fabbisogni. Risorse che peraltro, a discapito delle rassicurazioni dell’Assessore Zilli sui criteri di distribuzione in una logica di partenariato, sono già chiaramente allocate come si può evincere dalla norme finanziarie previste dall’articolo 3 che prevedono 10 milioni di euro stanziati sulla Missione n. 9 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente), 4 milioni sulla Missione n. 10 (Trasporti e diritto alla mobilità) , 3 milioni sulla Missione n.5 (Tutela e valorizzazione dei beni culturali e delle attività culturali) e 3 milioni sulla Missione n. 1 (Servizi istituzionali, generali e di gestione).
Il fatto di sostenere progetti che non hanno nessuna attinenza con la progettualità del POR FESR rendono questi non assimilabile al cosiddetto “parco progetti” come previsto dal Piano aggiuntivo regionale e pertanto non rendicontabile all’interno del Programma.
La definizione stessa dei progetti strategici da finanziare attraverso delibera di Giunta, seppure previa consultazione della competente Commissione consiliare richiede però, per evitare il rischio di azioni discrezionali, la conferma della procedura a bando: in tal senso abbiamo preso atto dell’affermazione in tal senso dell’Assessore in Commissione che ha consentito che una nostra posizione critica si mutasse in una astensione. Ci attendiamo oggi in aula la conferma di tale indispensabile procedura di garanzia.
È stato definito un “mini POR”: si vuole far passare l’attribuzione di queste cospicue risorse come un intervento orientato da criteri di obiettività e di trasparenza in linea con i criteri comunitari, ma nella realtà diventa l’ennesima distribuzione di risorse. Le logiche peraltro sono legittime, ma è assolutamente tutto da dimostrare come queste risorse, citando il comunicato dell’11 febbraio scorso dell’Assessore Zilli, consentano anche di centrare gli obiettivi che la programmazione europea offre a vantaggio del nostro territorio.
Il testo normativo di questo disegno di legge si completa inoltre di una nuova disposizione per la gestione dei ritiri e dei mancati recuperi per crediti di modico valore, per cause non imputabili al beneficiario, che non risultano rendicontabili all’Unione Europea. Per dette casistiche si prevede la relativa copertura con un parco progetti aggiuntivo.
Infine si prevede che le risorse in anticipazione già assegnate per l‘avvio del programma con l’articolo 9 della LR 4/2021 (Anticipazione di risorse sui Programmi Operativi del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo + 2021 – 2027 della Regione FVG – POR FESR e FSE+ 2021 – 2027), pari a circa 29 milioni di euro, affluiscano al fondo fuori bilancio previsto dalla LR. 14/2015 seguendo quindi le medesime disposizioni di gestione previste dalla stessa norma.
Per terminare non contestiamo lo stanziamento di nuove risorse finalizzate al finanziamento di nuovi progetti, che speriamo possano essere provvisti di quella decantata progettualità. Certo è che gli ancoraggi al rispetto di obiettivi strategici e a criteri di valutazione basati sul merito e la qualità dei progetti, garantiti nell’ambito della programmazione europea, appaiono allo stato attuale meno solidi nelle caratteristiche di questo “mini POR” di 30 milioni.

Roberto Cosolini

Trieste, 16 febbraio 2022

3230 - COS Relazione minoranza ddl 153

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