BOLZONELLO: Relazione di minoranza sul DDL n. 181

Pubblicato il venerdì 27 Gen 2023

Relazione di minoranza sul Disegno di legge n. 181 Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 2005, n. 29 (Normativa organica in materia di attività commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande. Modifica alla legge regionale 16 gennaio 2002, n. 2 “Disciplina organica del turismo”)

Presentato dalla Giunta regionale il 26 gennaio 2023

Egregio Presidente, Gentili Colleghe e Colleghi,
il Disegno di legge n. 181 <> è da considerarsi un provvedimento normativo di manutenzione condivisibile in molte sue parti.
Rappresenta senz’altro un intervento articolato sulla norma che disciplina il commercio in Friuli Venezia Giulia, rendendola in grado di raccogliere parte delle odierne esigenze del comparto commerciale e degli enti locali.
Con l’aggiornamento della Legge regionale sul commercio si coglie così l’occasione di riordinare alcuni articoli che erano diventati di difficile applicazione, considerando l’evoluzione del contesto socio-economico di riferimento e dando continuità all’introduzione dei distretti del commercio, previsti dalla legge regionale del 22 febbraio 2021, n.3 (Disposizioni per la modernizzazione, la crescita e lo sviluppo sostenibile verso una nuova economia del Friuli Venezia Giulia – SviluppoImpresa).
Pur capendo che le finalità sono di adeguare la disciplina regionale ai principi di liberalizzazione e di riduzione dei tempi dei procedimenti, azioni queste che possono essere condivise, il provvedimento non entra nel merito di una vera e propria riforma del settore.
Infatti, nello specifico, il Disegno di legge in esame si sviluppa, essenzialmente, in tre direzioni: il primo riguarda la semplificazione e l’ammodernamento, il secondo concerne l’abrogazione di una serie di disposizioni in contrasto con le attuali norme comunitarie e statali, mentre il terzo consiste nella riorganizzazione del titolo terzo, relativo al commercio sulle aree pubbliche, senza tuttavia innovare alcunché.
Tale intervento manutentivo diventa testimonianza perciò della mancata stesura di una legge organica del settore, legge più volte annunciata durante questa legislatura dall’attuale Amministrazione regionale e mai portata a termine.
Una riforma necessaria ed urgente, alla luce anche delle profonde trasformazioni avvenute a seguito della crisi pandemica e della successiva crisi energetica, viene così delegata alla prossima legislatura, perdendo tempo e radicalizzando le attuali criticità che investono il settore.
C’erano tutte le condizioni, a partire dalla favorevole congiuntura economica del bilancio regionale, per costruire una norma incisiva e che uscisse dalla semplice contribuzione ordinaria.
All’interno di questo di Ddl merita un approfondimento il tema del commercio su aree pubbliche.
Il Disegno di legge interviene indicando alle amministrazioni comunali i criteri che possono essere impiegati come riferimento in procedure di selezione, senza però intaccare la loro autonomia.
Nello specifico i nuovi criteri di priorità individuati puntano a valorizzare l’esperienza degli operatori e all’armonizzazione del mercato con l’ambiente nel quale viene svolto attraverso specifici criteri come la professionalità acquisita dall’operatore nel corso della propria attività, la commercializzazione di prodotti tipici locali e Made in Italy, il rispetto dello stato dei luoghi e del contesto architettonico in cui si svolge la vendita e il rispetto di un equilibrio tra tipologie alimentari e non alimentari.
Abbiamo in Commissione suggerito la tutela degli imprenditori attraverso “l’anzianità di banco”, criterio non presente nel testo esaminato in commissione.
Auspichiamo che la Giunta provveda a ciò, diversamente sarà nostra cura depositare specifico emendamento.
Ci piace anche ribadire come le dichiarazioni in Commissione, da parte dell’Assessore competente, abbiano confermato la non retroattività della norma rispetto a bandi aperti da Amministrazioni comunali.
In fase di esame in Commissione consigliare, abbiamo evidenziato la delicatezza dell’inserimento, nel testo normativo, delle definizioni di home food, l’home restaurant, catering e banqueting.
Pur condividendo la regolamentazione di attività in parte consolidate nella prassi quotidiana, questi inserimenti possono portare a conflitti con il quadro normativo attuale e con le già importanti criticità che investono il comparto professionale ristorativo.
È di tutta evidenza la necessità di ulteriori approfondimenti e pertanto annunciamo la presentazione di emendamento abrogativo al fine di delegare alla prossima legge organica sul commercio la regolamentazione.
Infine questo Disegno di legge ci permette di ridare voce ad un tema estremamente importante quale è quello delle aperture domenicali e festive dove, nell’Amministrazione regionale precedente, siamo stati impegnati in prima linea.
Abbiamo sempre sostenuto infatti come le chiusure festive non possano essere ridotte a una questione meramente tecnica, essendo di tutta evidenza le implicazioni sociali.
È conclamato come le aperture festive non abbiano innescato significative crescite di fatturato e d’occupazione, ma altresì hanno determinano un calo della competitività delle piccole medie strutture commerciali e una grave sofferenza nel contesto occupazionale di riferimento.
Come abbiamo evidenziato in Commissione credo si debba avere il “coraggio di osare”. Porre il tema di una regolamentazione delle aperture è necessario pur sapendo di andare incontro ad una probabile bocciatura della norma. Ma ciò che è impossibile oggi può diventare possibile domani.
Apprezzando il lavoro di concertazione e di ascolto dei portatori d’interesse che ha sotteso la costruzione di questo Ddl, il Gruppo del Partito Democratico continuerà, durante la discussione in Aula, ad apportare il proprio contributo propositivo, pur sapendo che quella che ci accingiamo a votare è una semplice norma di manutenzione, mentre sarebbe stato necessario altro tipo di provvedimento.

Sergio Bolzonello

4208 - BOL Relazione minoranza DDL 181

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