La prima casa: un lusso per pochi

Pubblicato il giovedì 09 Dic 2021

 

LE MODIFICHE DELLA GIUNTA FEDRIGA

La Giunta Fedriga ha modificato il regolamento per i contributi per l’acquisto, la ristrutturazione e la nuova costruzione della prima casa. Le modifiche rendono più difficile intervenire, limitando la platea dei beneficiari e inserendo una serie di vincoli che escluderanno molti giovani e molte famiglie dal contributo regionale e dalla possibilità di avere una casa di proprietà.

 

I TAGLI DELLA GIUNTA FEDRIGA SUL CONTRIBUTO PRIMA CASA

 

    • L’OBBLIGO DI ACCENSIONE DI UN MUTUI

      Si aiuta chi ha già, si penalizza chi avrebbe bisogno

      Solo accendendo un mutuo si potrà ottenere il contributo regionale per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa. Ma quanti giovani sono nelle condizioni di fornire le sempre maggiori garanzie richieste dalle banche? Si aiuta chi possiede già le garanzie sufficienti, si penalizza chi veramente ha bisogno.

 

    • LIMITI DI SUPERFICIE

      Non si tiene conto del patrimonio immobiliare del FVG

      La Giunta Fedriga inserisce limiti massimi di superficie delle abitazioni per le quali si richiede il contributo pari a 150 mq nei casi di acquisto con recupero e di solo recupero di abitazioni già di proprietà e di 120 mq nei casi di acquisto e nuove costruzioni. Il patrimonio immobiliare della regione è fatto spesso di case di dimensioni maggiori, soprattutto nelle zone extraurbane. Si colpisce così il patrimonio immobiliare regionale, penalizzando chi vuole ristrutturare le case di famiglia per costruirsi la propria abitazione e obbligando giovani e famiglie a spostarsi verso le città.

 

    • RIDUZIONE DEI CONTRIBUTI

      Meno incentivi per tutti

      Viene ridotto l’ammontare dell’incentivo per tutti i tipi di interventi. In un momento di difficoltà per molte famiglie la Fedriga e la sua Giunta riducono l’aiuto per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa.

 

    • DUE ANNI SENZA CASA

      Si penalizzano le nuove famiglie

      Chi richiede il contributo non può essere stato proprietario di alloggi nei due anni precedenti. Si penalizzano così la famiglia e le nuove nascite. Secondo la Giunta Fedriga una famiglia che si allarga e ha bisogno di spazi maggiori non è meritevole del sostengo regionale.

 

ANDIAMO ALLE FONTI

Questo è il testo spedito al CAL indicante il“Regolamento recante modifiche al Regolamento di esecuzione per la disciplina degli incentivi di edilizia agevolata a favore dei privati cittadini, a sostegno dell’acquisizione o del recupero di alloggi da destinare a prima casa di abitazione di cui all’art. 18 della legge regionale 19 febbraio 2016, n. 1 (Riforma organica delle politiche abitative e riordino delle Ater), emanato con decreto del Presidente della Regione 13 luglio 2016, n. 0144”.

 

 

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