22.07.22 «Di fronte a noi abbiamo problemi seri e complessi, con in gioco il futuro di migliaia di lavoratori e famiglie, che andrebbero affrontati attraverso un lavoro comune e un’unità di intenti. Ma se questi sono gli auspici, poi nella realtà sembra di essere all’asilo, con una classe politica che governa il Comune di Trieste e la Regione arroccata nella sua arroganza, che non lascia spazi al dibattito democratico, che ogni volta che proponi qualcosa ti ricordano che le elezioni le hanno vinte loro e non hanno bisogno di nessuno». Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale del Fvg, Francesco Russo (Pd) replicando alle dichiarazioni dei consiglieri della Lega, Danilo Slokar e Giuseppe Ghersinich relativamente alla situazione della Wärtsilä e delle industrie triestine in crisi.
«Un anno fa denunciavo la preoccupazione per la desertificazione industriale alla quale stavamo assistendo a Trieste. Di tutta risposta il centrodestra mi attaccò accusandomi di propaganda elettorale, sostenendo, al contrario che “Trieste è bellissima, è un momento magico, ci sono tanti turisti”. Lo stesso copione si è ripetuto ieri: a fronte dei rischi concreti che si corrono con Principe, Flex e Wärtsilä ho sostenuto la necessità che la Regione tracci una politica industriale che attragga le imprese e il Comune dia impulso al marketing territoriale. Ed ecco oggi le accuse: “Russo non ha digerito la sconfitta, è invidioso, dica al suo amico Letta, che assieme ai 5 stelle ha fatto cadere il governo Draghi, di trovargli un posto”. A parte il fatto che siano stati proprio la Lega, Fi e M5s a non aver votato la fiducia a Draghi, se la dialettica è questa c’è poco da fare con questo centrodestra: irresponsabile quando c’è un problema, arrogante con chi la pensa diversamente, estremamente convinta di aver già vinto le prossime elezioni. Vedremo: io credo che i cittadini siano stufi del cabaret. La serietà sarà pure noiosa, ma è l’unica arma che conosco per provare ad affrontare con efficacia le difficili sfide con cui dovremo confrontarci nei prossimi anni».