Sanità: Moretti (Pd), Fedriga chiarisca nomina dirigente Cisl a direttore staff dell’Assessorato Salute

Pubblicato il martedì 30 Ago 2022

30.08.22 «Fedriga e Riccardi chiariscano la nomina dell’attuale segretario della Cisl Fp, Cannarsa, a direttore di staff nella Direzione centrale Salute della Regione: una nomina quantomeno inopportuna, se si pensa che oggi Cannarsa dovrebbe essere controparte dell’assessore nelle interlocuzioni di tipo contrattuale che interessano i lavoratori della sanità del Fvg. Tutto fa pensare a un’azione politica in vista delle prossime elezioni regionali». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, che insieme ai consigliere regionali Mariagrazia Santoro, Nicola Conficoni e Roberto Cosolini ha presentato alla Giunta regionale un’interrogazione attraverso la quale chiede chiarezza in merito al conferimento dell’incarico in comando – dal 1° settembre 2022 per la durata di un anno – di direttore di staff nella direzione centrale Salute, del dirigente sindacale della Cisl Funzione pubblica (che si occupa anche di sanità), Nicola Cannarsa.

«La tutela dei lavoratori, nello specifico quelli del sistema sanitario regionale, è un elemento centrale che va garantito con la massima trasparenza: operatori sanitari, infermieri, medici e personale di comparto del Ssr del Fvg attendono da troppo tempo, soprattutto dopo due anni di pandemia, risposte da parte di chi governa il sistema salute regionale. Oltre al lavoro delle opposizioni in Consiglio regionale, anche i sindacati hanno svolto un ruolo importante e costruttivo nel rivendicare le giuste tutele dei lavoratori e nel denunciare ciò che non andava nel sistema sanitario regionale. Per questo riteniamo inopportuna la nomina del segretario della Cisl Fp, Cannarsa, a direttore di staff della direzione centrale Salute, nomina per la quale non sono chiare le modalità di individuazione e le particolari specializzazioni professionali del dirigente sindacale al quale è stato conferito l’incarico, ruolo che lo fa entrare oggettivamente in conflitto con la libera rappresentanza e tutela dei lavoratori nei confronti dell’assessore di cui egli stesso è un diretto collaboratore».

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