Sanità: Conficoni (Pd), Giunta in ritardo di 4 anni su rete oncologica, svilisce ruolo Cro

Pubblicato il martedì 23 Mag 2023

Chiesta audizione delle associazioni su problematiche sanità pordenonese

TRIESTE 23.05.23 «L’attuazione della rete oncologica regionale è da tempo un obiettivo necessario per coordinare i diversi reparti di oncologia operanti nelle aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia. Con un ritardo di ben quattro anni, oggi arriviamo però a un risultato in parte deludente che non valorizza come merita il ruolo del Cro di Aviano, un’eccellenza riconosciuta a livello non solo locale ma anche nazionale. È necessario fare chiarezza coinvolgendo tutti i soggetti interessati». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) annunciando la richiesta di audizione in terza commissione Salute delle numerose associazioni socio sanitarie che nei giorni scorsi hanno sollecitato la condivisione di un piano per affrontare le problematiche della sanità pordenonese.

«Nell’aprile del 2019 la Conferenza Stato, Regioni e Province autonome approvò la “Revisione delle linee guida organizzative e delle raccomandazioni per la rete oncologica”, poi recepita dalla Giunta, disponendo l’istituzione della Rete oncologica regionale del Friuli Venezia Giulia (Ror Fvg) gestita dall’Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs) attraverso una propria struttura denominata “Coordinamento Oncologico Regionale”. Da allora, dopo diversi annunci in cui si sottolineava l’importanza dell’innovazione volta a mettere in rete i diversi reparti di oncologia territoriali, siamo arrivati oggi a una definizione che, per mano del direttore dell’Arcs Polimeni e su mandato dell’assessore Riccardi, non riconosce appieno il ruolo di un’istituzione come il Cro. Questa decisione si inserisce in un quadro di per sé preoccupante con i pesanti rilievi del collegio dei revisori al bilancio dell’Asfo, su cui la maggioranza dei sindaci si è astenuta. L’annunciato confronto con i primi cittadini convocato dall’assessore Riccardi per mettere una pezza, non può escludere le numerose associazioni firmatarie della lettera sulle problematiche della sanità pordenonese inviata nei giorni scorsi a sindaci e consiglieri regionali. Che durante il Consiglio comunale del capoluogo sia stata letta senza consentire la discussione, la dice lunga sulle difficoltà del centrodestra nell’affrontare un tema tanto sentito quanto attuale».

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Roberto Cosolini

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