01.09.22 «L’odierna denuncia riportata dai media locali sull’imbarazzante stato di trascuratezza dell’ospedale di Pordenone è sconcertante. Il fatto che si stia lavorando alla nuova sede, opera sbloccata dalla precedente amministrazione regionale di centrosinistra, non giustifica la mancanza di manutenzioni ordinarie subita da lavoratori e pazienti, che scontano in negativo anche lo stato di sofferenza in cui versano molti reparti dovuto alla carenza di personale. Questa è purtroppo l’ennesima conferma della disattenzione che il centrodestra regionale e locale, da Fedriga a Ciriani, stanno riservando da anni a tutto il sistema salute del Friuli Occidentale». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando il reportage pubblicato oggi sul quotidiano Messaggero Veneto, riguardante lo stato di degrado in cui versa l’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone.
«Solo sei anni assistevamo agli strali lanciati dal centrodestra contro la gestione sanitaria di Serracchiani, con le promesse di migliorare una situazione che invece, negli ultimi quattro anni è peggiorata. Durante questa legislatura abbiamo assistito a un’indecorosa gestione dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, da parte dell’ex direttore generale Polimeni, voluto e difeso fino all’ultimo dall’assessore alla Salute Riccardi, primo responsabile politico del declassamento dei servizi ospedalieri e territoriali. E poi c’è la pesante responsabilità del sindaco di Pordenone, Ciriani che ha tradito la promessa di essere la sentinella del Santa Maria degli Angeli. Non ci sono più alibi, si chiamino essi “Serracchiani” o “Covid”. Più passa il tempo più è chiaro a tutti come il centrodestra dopo avere affossato la sanità pubblica stia spingendo quella privata per recuperare liste di attesa inconciliabili con l’affermazione del diritto universale alla salute»
