Sanità: Conficoni (Pd), altra tegola su S.Vito, ortopedia senza primario

Pubblicato il mercoledì 14 Feb 2024

14.02.24 «Nonostante i disagi e le rimostranze, il polo sanitario di San Vito al Tagliamento continua a essere svilito dalla Regione: accanto all’ingiustificata chiusura del punto nascita, il reparto di ortopedia continua a restare, ormai da anni, senza un direttore». A denunciarlo è il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) che attraverso un’interrogazione chiede alla Giunta regionale di chiarire i ritardi nella nomina del primario di ortopedia nel presidio ospedaliero di San Vito al Tagliamento.

«Con preoccupazione stiamo assistendo a un progressivo indebolimento dei presìdi sanitari sui territori e questo mentre l’assessore Riccardi, dopo sei anni alla guida della salute pubblica, annuncia azioni rivoluzionarie. Già la chiusura del punto nascita di San Vito ha suscitato una diffusa e comprensibile protesta, ora ci si trova anche con l’ortopedia trascurata, considerato che, già nel 2020, il Piano attuativo dell’Asfo prevedeva la necessità di nominare il direttore della struttura complessa attiva nell’ospedale “Santa Maria dei Battuti”. Questa non è una nomina banale proprio perché è stata ritenuta fondamentale per arginare la consistente fuga di pazienti in altre regioni. Difatti, nelle osservazioni al piano attuativo del 2024 alcuni sindaci hanno sollecitato l’individuazione del primario che, a oggi, ancora non c’è» rincara Conficoni che chiede dunque alla Giunta di rendere noto il saldo annuale della mobilità sanitaria extraregionale per le prestazioni specialistiche di ortopedia di competenza dell’Asfo, precisando fuga e attrazione nel periodo compreso tra il 2020 e il 2023 e «le ragioni per cui, quattro anni dopo aver riconosciuto la necessità di un primario titolare per rafforzare la struttura nell’ospedale di San Vito al Tagliamento, l’Azienda sanitaria non abbia ancora provveduto alla nomina e quindi se e quando verrà individuato il direttore. Il polo di San Vito – conclude – non può continuare a ricevere questo trattamento, è necessario intervenire prima che lo svilimento sia irreversibile, rendendo vuoto un prezioso servizio territoriale».

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