Sanità: Celotti (Pd), sovra-finanziamento al privato non da risultati e indebolisce il pubblico

Pubblicato il lunedì 05 Giu 2023

05.06.23 «I dati sui tempi d’attesa per le prestazioni sanitarie dimostrano che il sovra-finanziamento del privato convenzionato voluto da Fedriga e Riccardi non ha funzionato. Insistere su questa strada non farà che indebolire progressivamente il sistema sanitario pubblico dal quale continuano a fuggire medici e infermieri. Il privato è sicuramente utile ma nell’ottica di supporto al pubblico, ma qui siamo di fronte a un’operazione che porterà al ribaltamento degli equilibri che invece dovrebbe garantire l’istituzione Regione». Lo afferma la consigliera regionale, Manuela Celotti (Pd) prima firmataria di un’interrogazione (sottoscritta da tutto il gruppo del Pd e depositata lo scorso 11 maggio) attraverso la quale si chiede alla Giunta regionale di mettere il Consiglio regionale al corrente sull’attuale percentuale, sulla totale offerta sanitaria regionale, di affidamento di servizi e prestazioni al privato accreditato, in quali aree cliniche e con quanti finanziamenti e se intende continuare ad aumentare ulteriormente l’affidamento di servizi e prestazioni al privato accreditato anche nella fase post-pandemia. Inoltre, Celotti annuncia un’altra interrogazione affinché si rendano ufficiali i risultati dell’ulteriore finanziamento destinato dalla Giunta regionale al privato convenzionato.
«Le parole di Fedriga pronunciate in Aula nel corso dell’illustrazione del programma di Legislatura e confermate oggi dall’assessore Riccardi attraverso la stampa, confermano preoccupazioni e timori che non solo l’opposizione, ma anche gli operatori sanitari, avevano manifestato da tempo e continuano a rimarcare. Una situazione che sta pesando in definitiva sui cittadini per le eccessive attese per accedere a visite ed esami, come certificato anche dal difensore Arrigo De Pauli, non da “un’irresponsabile e allarmista opposizione” come vogliono far credere Fedriga e Riccardi. Per far fronte alle difficoltà del sistema non è pensabile che ci si possa affidare meramente all’offerta del privato, ma è necessario mettere a terra una politica sanitaria volta al rafforzamento del ruolo centrale e prevalente dell’offerta pubblica. Fedriga si sta muovendo nel verso opposto, spostando risorse dal pubblico al privato che sta determinando anche uno spostamento del personale, medico e infermieristico».

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Manuela Celotti

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