Sanità: Celotti (Pd), Fibromialgia non è priorità per giunta Fedriga, fermi i fondi statali

Pubblicato il mercoledì 31 Mag 2023

31.05.23 «Da una posizione proattiva e in alcuni casi di anticipatore di processi nazionali che la Regione Fvg ha tenuto in passato sulle problematiche della fibromialgia, oggi siamo fanalino di coda tra le Regioni italiane per quanto riguarda l’impiego dei fondi che lo Stato ha destinato per lo studio, la diagnosi e la cura di questa patologia. Gli oltre centomila euro destinati al Fvg non sono nemmeno arrivati nelle casse regionali, con la giunta Fedriga che attende alla finestra dimostrando nei fatti che la fibromialgia non è sua priorità». Lo afferma la consigliera regionale, Manuela Celotti (Pd), a margine della risposta odierna all’interrogazione attraverso alla quale chiedeva alla Giunta regionale come sono stati impegnati i fondi destinati alla Regione Friuli Venezia Giulia per la fibromialgia.

«Con la legge di bilancio statale 2022 è stato istituito un Fondo per lo studio, la diagnosi e la cura della fibromialgia con una dotazione di 5 milioni di euro per rispondere alle circa due milioni di persone che soffrono e che in rapporto interessa circa 40mila persone nella nostra regione dove sono stati destinati 105 mila euro al fine di sensibilizzare le strutture sanitarie nell’organizzazione di percorsi terapeutici e riabilitativi di cura e diagnosi per le persone affette da fibromialgia, anche mediante interventi formativi specifici, nonché nell’attività di studio della stessa» ricorda Celotti. «Mentre gran parte delle Regioni italiane si sono già attivate, secondo l’indagine di Cittadinanzattiva, il Fvg è tra le tre regioni (insieme a Puglia e Calabria) che non ha nemmeno risposto alla rilevazione sugli indirizzi di utilizzo dei fondi. Questo non rende un buon servizio alle migliaia di cittadini che soffrono di questa patologia e che in passato (nella legislatura 2’13-2018) si sono rivolte a questo Consiglio il quale ha dato una prima risposta approvando all’unanimità una proposta di legge e il voto alle Camere e al Governo, stanziando oltre 75 mila euro nel triennio 2017 – 2019». Ora, conclude «si riavvii l’interlocuzione con le associazioni dei pazienti e si riprenda a dare indirizzi chiari alle aziende sanitarie sulla necessità di riprendere e potenziare i percorsi. In questi anni, mentre noi ci siamo fermati, altre regioni hanno fatto importanti passi avanti, addirittura riconoscendo parziali esenzioni ai pazienti fibromialgici, che è ormai noto sostengono una spesa molto importante per le visite e le cure».

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Manuela Celotti

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