31.05.23 «La posizione conciliante e di apertura dell’assessore Riccardi rispetto alla necessità di indire gli Stati generali della sanità pordenonese è certamente una positiva novità rispetto al passato, ma si tratta di un evidente segnale di debolezza dopo cinque anni di colpevoli chiusure alle quali sono seguite forti proteste dal territorio e quindi alcune prese di distanza da parte dei suoi stessi alleati politici». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), a margine della risposta all’interrogazione odierna attraverso la quale chiedeva alla giunta regionale se e quando verranno indetti gli Stati generali della sanità pordenonese e quali iniziative si intendono adottare per rilanciarla.
«La situazione della sanità regionale e in particolare del territorio pordenonese è tutt’altro che soddisfacente. Pressato in modo trasversale dal territorio, oggi Riccardi “concede” finalmente un’apertura e chiede all’opposizione di essere responsabile, ma questo non cancella i due anni di tempo perso quando attaccò con arroganza e in maniera pregiudiziale la nostra richiesta di apertura al dialogo. Il Partito Democratico vuole guardare avanti ma va chiarito fin da subito che la lealtà deve essere reciproca. Chiediamo di tutelare la centralità della sanità pubblica cui i privati finanziati dalla Regione stanno portando via il personale e di risolvere una volta per tutte la sperequazione nell’assegnazione delle risorse, significativamente aumentata negli ultimi tre anni penalizzando ulteriormente Pordenone. Questi sono capisaldi imprescindibili per avviare qualsiasi ragionamento. Attendiamo di verificare se alle parole seguiranno fatti concreti in questa direzione».
