PNRR Scuola: Da Giau (Pd), Rosolen sostenga Regione Veneto per modifica su linee operative a favore del territorio

Pubblicato il venerdì 30 Dic 2022

30.12.22 «I presidi lamentano i limiti delle linee operativeper gli investimenti del PNRR per la Scuola 4.0 ed è opportuno che anchela nostra Regione chieda interventi correttivi da parte del Ministero». Lo afferma la consigliera regionale del Partito Democratico, Chiara Da Giau riguardo le perplessità espresse dai dirigenti scolastici dopo la pubblicazione delle Linee operative, secondo le quali, ogni scuola è tenuta entro il 28 febbraio a progettare gli interventi con cui usufruire delle risorse, già da mesi comunicate nella loro entità alle scuole stesse, concesse a valere sulla missione 4, componente 1, investimento 3.2 del PNRR.

Continua Da Giau: «L’assessora Rosolen accolga l’invito della collega veneta e si faccia interprete presso il ministero per risolvere il problema. Comprendiamo che sul territorio italiano le situazioni possono essere molto eterogenee, ma va scongiurato il rischio che le risorse già assegnate alle scuole del nostro territorio vadano sprecate per acquisti non necessari o debbano essere rifiutate. Si provi a pensare un sistema più flessibile di modulazione delle spese checonsenta alle autonomie scolastichedi progettare e realizzare gli interventi ritenuti più utile per migliorare gli ambienti di apprendimento innovativi.

La percentuale di spesa fissato al 60% minimo per l’acquisto di dotazioni digitali, al 20% massimo per l’acquisto di arredi innovativi, al 10% massimo per piccoli interventi di carattere edilizio, rappresentano infattiun grosso limite per molti dei nostri Istituti che sono già ben dotati di dispositivi digitali. Potrebbero aver bisogno invece di maggiori interventi di arredo o strutturali per adattare gli ambienti di apprendimento alle necessità della didattica più innovativa, ricordando che gli ambienti non necessariamente sono solo le aule e laboratori, e l’innovazione nella didattica non è data solo dalla digitalizzazione. Altrettanto potrebbe essere utile poter investire per potenziare la formazione degli insegnanti sulle nuove professione digitali.»

«Auspichiamo quindi – conclude la consigliera Da Giau  – che, nel pieno rispetto e per la valorizzazione delle autonomie scolastiche, anche dalla nostra Regione, si solleciti il Ministero a dare risposta alle criticità evidenziate.»

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