04.07.22 «Il piano della mobilità ciclabile (Premoci), in ritardo di tre anni, ha bloccato o sospeso i biciplan elaborati dai Comuni. A questo punto riteniamo necessario verificare la presenza dei danni causati ai Comuni, alcuni dei quali si sono anche visti rigettare anche le osservazioni sul piano, relativamente ai propri territori, senza una chiara ragione. Nessun approfondimento è stato possibile per i consiglieri, visto che i documenti sono arrivati giovedì». Lo affermano i consiglieri regionali del Pd, Diego Moretti e Mariagrazia Santoro a margine della seduta odierna della IV commissione riunita per esprimere il parere sulla delibera della Giunta regionale 292 “Piano regionale della mobilità ciclistica” (Premoci).
«Secondo le iniziali previsioni, il Piano regionale della mobilità ciclabile doveva essere predisposto a marzo del 2019, ma il documento è stato licenziato dalla Giunta solo a maggio del 2021, nonostante i roboanti e trionfalistici annunci della giunta, secondo la quale il Fvg sarebbe una regione da primati per la mobilità ciclabile. Il reale interesse della Giunta è stato confermato anche in occasione del parere della commissione sul Premoci, con la consegna in tutta fretta di un documento di 96 pagine consegnato tre giorni prima e contenente una serie di punti che non è stato possibile approfondire, a partire dalle osservazioni fatte dai Comuni (come San Daniele, Pasian di Prato o Venzone), alcune delle quali respinte e apparentemente legittime ma delle quali non abbiamo potuto confrontarci con i comuni stessi. La Giunta ha usato la commissione come sua dependance per approvare le sue norme e negato il confronto sulle questioni poste dai territori, invocando un’urgenza inesistente fatta solo per mettersi una medaglia al petto, di un’idea non loro che hanno solo attuato ma con due anni di ritardo.».
