Migranti: Da Giau (Pd), Lega trasforma audizione nell’ennesimo attacco allo straniero

Pubblicato il martedì 31 Mag 2022

E 31.05.22 «Quello che avrebbe dovuto essere un approfondimento attraverso l’ascolto di enti, associazioni e soggetti che hanno a che fare con i fenomeni migratori, è stato trasformato dalla Lega nell’ennesimo terreno di propaganda contro lo straniero. Anziché entrare nel merito del progetto di legge nazionale presentato per chiedere una modifica al testo unico sull’immigrazione, per ripristinare in modo chiaro una situazione di diritto, il centrodestra ha preferito ricorrere all’usuale armamentario ideologico che colpisce ma non risolve i problemi». Lo afferma la consigliera regionale Chiara Da Giau (Pd) a margine della seduta odierna della 6ª commissione riunita per le audizioni sul Progetto di legge nazionale (Pdln) 16, in materia di obbligo di esibizione dei documenti di soggiorno per la registrazione di atti civili.

«Il centrodestra, dai consiglieri regionali fino ad alcuni amministratori locali, non ha compreso o non ha voluto comprendere il senso dell’intervento chiesto dal consigliere Honsell, facendo dunque una serie di illazioni e propaganda del tutto fuori luogo e inappropriata, parlando della gestioni dell’immigrazione clandestina e dei criteri di accesso ai servizi degli stranieri».

Fino al 2009, prosegue Da Giau, «grazie alla cosiddetta legge Turco-Napolitano, una norma di civiltà, si prevedeva che per i provvedimenti inerenti agli atti di Stato civile non fosse necessario esibire il permesso di soggiorno. Poi con l’introduzione del famigerato “pacchetto sicurezza” (la legge “Bossi-Fini” n. 94 del 2009), cercando di chiudere ogni strada alle politiche di integrazione, si è creato un contesto legislativo confusionale, contestato dalle sentenze avverse della Corte costituzionale. In particolare per quanto riguarda la registrazione dei neonati figli di stranieri senza permesso di soggiorno».

Secondo Da Giau, «la proposta di legge nazionale presentata in Consiglio è semplice e comprensibile: esplicitare senza lasciare a circolari esplicative che la registrazione degli atti di stato civile di nascita, affiliazione e matrimonio, e l’accesso all’istruzione obbligatoria sono facoltà data e diritto anche degli stranieri senza permesso di soggiorno. Come previsto dalla costituzione e dai diritti fondamentali dell’Onu. Il resto è sterile ideologia leghista».

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Diego Moretti

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