Infrastrutture: Conficoni (Pd), sale da 23 a 40 mln il conto per nuovo ponte su Meduna

Pubblicato il giovedì 06 Ott 2022

immagine tratta da il Messaggero Veneto

«Vengono a galla le bugie di Fedriga, dopo due anni mancano soldi, progetto e stazione appaltante»

TRIESTE 05.10.22 «Manca il progetto, mancano i soldi, perché da 23 milioni il conto è lievitato ad almeno 40 e la stazione appaltante di fatto non c’è. In sostanza la realizzazione del nuovo ponte sul Meduna che Fedriga un anno fa dava per fatta, è ancora ferma e lontana dall’essere concretizzata. Oggi, l’assessore Pizzimenti rispondendo alla nostra interrogazione ha fatto venire a galla le bugie raccontate da Fedriga un anno fa in campagna elettorale per un’opera attesa e necessaria, sulla quale assistiamo all’imbarazzante e fallimentare resa del Comune di Pordenone». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) a margine della risposta odierna all’interrogazione attraverso la quale l’esponente dem chiedeva chiarezza alla Giunta regionale sui “Ritardi nella progettazione e realizzazione del nuovo ponte sul fiume Meduna”.

«I manifesti con la faccia di Fedriga che affermavano “Ponte Meduna fatto”, affissi lo scorso anno dalla Lega regionale nella città di Pordenone in occasione delle elezioni amministrative oggi sono nuovamente smentiti dalle affermazione di Pizzimenti, il quale ha confermato l’aumento dei costi, che non c’è ancora la progettazione e che la richiesta del Comune di Pordenone di trasferire a Fvg Strade la gestione dell’opera come stazione appaltante, è ancora in corso di valutazione. Impegni e promesse fatte in campagna elettorale si sono dunque schiantati prima contro l’incapacità dell’amministrazione Ciriani a svolgere il ruolo di stazione appaltante (testimoniato dall’imbarazzante richiesta di soccorso inviata dall’assessore comunale Amirante alla Regione), poi sul fatto che in maniera ostinata il centrodestra regionale ha cassato l’emendamento con il quale il Pd, nell’assestamento estivo, chiedeva di integrare i fondi. Oggi tutto è fermo e non per colpa del Covid, come si tende a dire, di guerra e rincaro delle materie prime che sicuramente incidono, ma siamo di fronte a una grande irresponsabilità prima di chi ha chiesto e ottenuto un contributo di 23 milioni che non è in grado di spendere e poi di chi non sta dando una mano in tempi rapidi per risolvere la situazione, sia aiutando a individuare la stazione appaltante che ancora non c’è, sia stanziando le risorse mancanti. In definitiva, questa vicenda è un esempio di cattiva amministrazione e di spregiudicatezza politica perché è stata messa l’immagine davanti alla sostanza e perché le divisioni interne, ossia il dissidio tra Fdi (quindi il sindaco Ciriani) e la Lega, stanno danneggiando l’interesse di cittadini e imprese del territorio».

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Nicola Conficoni

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