25.10.23 «Mentre attraverso la sospensione dell’area Schengen, senza nemmeno una data di scadenza, proseguono i controlli ai valichi, quello che accade ai confini con la Slovenia non presidiati dalle forze di polizia, come i sentieri nei boschi, potenziali porte di accesso per migranti irregolari, non è dato saperlo. La Giunta Fedriga di fatto non risponde sui paventati benefici delle fototrappole, trincerandosi dietro l’alibi che la Regione non ha competenza diretta in materia di pubblica sicurezza, della quale si occupa evidentemente solo a fini di propaganda». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando la imbarazzante risposta della giunta all’interrogazione attraverso la quale chiedeva di chiarire l’impiego delle fototrappole per il controllo dei confini.
«In più occasioni la Giunta ha sbandierato che le sessantacinque fototrappole acquistate alla fine del 2021, tenute in magazzino per oltre un anno e consegnate in pompa magna alle Forze dell’ordine pochi giorni prima delle elezioni, sarebbero state destinate alla Polizia di frontiera per essere posizionate sui sentieri in prossimità dei confini al fine di individuare in tempo reale i transiti di irregolari e aumentare le riammissioni. Sei mesi dopo, in un momento particolarmente delicato per i controlli lungo la frontiera, presidente e assessore non sanno nemmeno se vengano utilizzate ovvero se abbiano contribuito a identificare passeur o clandestini. La fondata impressione è quella dell’ennesimo bluff sul tema dei migranti da parte del centrodestra. Meloni e Salvini hanno illuso i cittadini in campagna elettorale promettendo di tutto, compresi respingimenti che nei fatti non ci sono stati, anzi gli ingressi sono addirittura aumentati. E proprio per questo era necessario chiarire se iniziative come quella delle fototrappole, pagate 50mila euro dai contribuenti, stiano funzionando. Il mancato riscontro, lascia credere che la facciata abbia di gran lunga superato la sostanza nell’approccio a un tema su cui anche la Regione ha deluso le aspettative»
