Ambiente: Santoro (Pd), altra attesa su dragaggi a Porto Nogaro, in ritardo di 3 anni

Pubblicato il martedì 26 Lug 2022

25.07.22 «Dopo tre anni di attesa per la ripresa dei dragaggi, la Regione rilancia non con fatti ma con altre promesse tutte proiettate al futuro. La riapertura dei lavori per garantire la piena navigabilità nel sistema portuale di Porto Nogaro, annunciata oggi e programmata per il prossimo novembre, era urgente e necessaria per garantire la sopravvivenza degli operatori già tempo fa. Oggi registriamo che il sistema economico di quel territorio dovrà attendere ancora, come se non avesse atteso già abbastanza». Lo afferma la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro commentando l’annuncio dell’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, dell’avvio a novembre dei dragaggi a Porto Nogaro.

«Già lo scorso anno, quando i lavori erano fermi ormai da due anni, chiedemmo chiarezza alla Giunta regionale sulla ripresa delle operazioni necessarie per la completa navigabilità del canale. Porto Nogaro è la più importante azienda della Ziac che occupa circa 450 operatori diretti e circa mille persone nell’indotto. Questo sistema è in sofferenza da quando, tre anni fa si è verificato l’incagliamento della nave Joi H sul fondale sabbioso in prossimità della boa foranea del canale di ingresso di Porto Buso. Da allora, le attività sono decisamente diminuite: le navi che non possono accedere a Porto Nogaro sono costrette a scaricare nel porto di Monfalcone con evidenti aumenti dei costi legati al trasporto su gomma che si rende necessario. Per il rientro alla normalità però la Regione ha fatto con calma, dando ora forma all’attesa figura del commissario che secondo la Giunta risolverà tutti i problemi. Staremo a vedere».

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