TRIESTE 30.04.24 «L’istituto comprensivo di Grado va salvato dal dimensionamento che lo vedrà accorpato a quello di San Canzian. Il presidente del Consiglio, Bordin, la commissione Istruzione e quindi la Giunta, tengano conto dell’accorato appello di genitori e insegnanti di Grado e salvaguardino l’autonomia di Grado». A chiederlo è consigliera regionale Laura Fasiolo (PD) presente alla consegna della petizione, avvenuta ieri a Trieste, al presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin da parte di genitori e insegnanti dell’istituto comprensivo di Grado e Fossalon
«Grado è una piccola isola e ha tutti i numeri per ottenere una deroga ai numeri necessari per mantenere l’autonomia scolastica. Grado ha anche un’altra condizione che ne caratterizza l’unicità e ne rende necessaria l’autonomia: una lingua circoscritta al territorio, il più antico e interessante paleoveneto, una lingua che non può contaminarsi con il bisiaco, se è questo che dispone il dimensionamento scolastico accorpando la veneta Grado alla bisiaca San Canzian». E ancora, evidenzia Fasiolo, «un dato che mi ha sorpresa, la mancata tempestività della delegazione. Iniziative di rimostranza dovevano essere attuate cinque o sei mesi fa, se non ancora prima. Come mai tanto ritardo tra gli utenti e operatori della scuola? Ora il tempo non c’è più e bisogna compiere uno sforzo enorme e dare segnali univoci e molto decisi. Non sarà facile, ma un’audizione di tutte le componenti scolastiche gradesi potrà forse convincere l’assessora Rosolen e la Giunta».