Salute: Fasiolo (Pd), su consultori cdx ha silenziato dibattito

Pubblicato il venerdì 02 Feb 2024

02.02.24 «Dopo aver svilito la sanità pubblica, con casi assurdi come la chiusura dei consultori familiari a Trieste, ieri la giunta e la maggioranza di centrodestra hanno messo in piedi un’operazione disdicevole e antidemocratica negando la discussione in Aula e quindi cercando di silenziare il dibattito». Lo afferma la consigliera regionale, Laura Fasiolo (Pd) a margine dell’incontro tenutosi nella sede del Consiglio regionale tra una delegazione del Comitato in difesa dei consultori, l’ufficio di presidenza e i capigruppo. «Il servizio svolto dai consultori riveste una grande importanza per l’assistenza che offre a giovani coppie nel momento di formazione di una famiglia, a donne con problematiche di diverso tipo, a giovani e adolescenti, a chi è in difficoltà. Questo servizio diventa ancora più importante in un momento di difficoltà generalizzata del servizio sanitario pubblico, con una forte carenza di medici di medicina generale (che rappresentano per molti proprio un punto di riferimento per bisogni di salute primari), di servizi pediatrici, di ostetricia, DI ginecologici, psicologici e in generale un supporto per varie problematiche familiari». Secondo Fasiolo «la giunta e il centrodestra ignorano o ancora peggio non tengono volutamente conto di quanto dovrebbe essere garantito per legge. A partire dalle previsioni del decreto ministeriale 77 del 2022 che regolamenta la definizione dei modelli standard per l’assistenza territoriale e prevede che debba esserci un consultorio ogni 20mila abitanti. E ancora la stessa delibera di giunta 480 del 2023 che, all’interno delle linee annuali per la gestione del servizio sanitario regionale prevede il potenziamento dei consultori per la tutela di donne e minori. Da un lato, dunque, ci sono le norme a parlare, dall’altra un centrodestra che in barba a queste stesse norme attua tagli senza pudore. Ieri, con il mancato dibattito in Aula, abbiamo perso tutti un’occasione, si doveva anticipare la discussione rispetto all’ordine del giorno prefissato, proprio per fare emergere le problematiche della sanità e di cui i consultori sono uno dei tanti esempi, uno dei più eclatanti. Ma la nostra proposta è stata bocciata. Questo è l’ennesimo indice di disattenzione del centrodestra per i problemi che attanagliano la sanità e la conferma ulteriore dell’orientamento verso il sistema privato»

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