TRIESTE 20.02.24. «Il contesto del mercato lavorativo del Fvg sta affrontando una crisi che non può essere sottovalutata. Di fronte alle difficoltà delle imprese di reperire professionalità, chiedendo anche l’integrazione di lavoratori stranieri, la Giunta Fedriga risponde con una miope ideologia che non fa altro che esasperare il disallineamento tra le politiche regionali e le richieste del mondo produttivo». Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Russo (Pd) a margine della risposta all’interrogazione attraverso la quale chiedeva chiarezza sul “disallineamento tra le politiche regionali e le richieste del mondo produttivo”.
«A fronte della situazione dell’attuale mercato del lavoro in Fvg, con quasi il 60 per cento di aziende che non trovano i lavoratori che cercano, e il 50 per cento di contratti precari, forse è arrivato il momento di un serio esame di coscienza rispetto agli errori che la politica di questa Giunta ha compiuto negli anni» rincara Russo. «Se uno dei problemi principali rimane quello demografico – continua Russo – c’è allora una grande ipocrisia da parte della Giunta che da un lato riconosce che ci sono tutte queste mancanze, dall’altra è consapevole che le politiche attive per la famiglia non bastano a colmare questo gap e si rifiuta di vedere che c’è necessità, come dice anche Confindustria, di utilizzare manodopera che proviene anche da altri Paesi. Una manodopera che andrebbe accolta, integrata e formata, al contrario di quello che sta facendo questa giunta che con tutto ciò non vuole avere nulla a che fare e mette la polvere sotto il tappeto, continuando con una miope politica di non gestione dei flussi migratori e di contrarietà ideologica a qualsiasi forma di positiva integrazione».
