27.03.24 «La semplificazione è un passaggio tanto fondamentale quanto atteso soprattutto dai Comuni e che il centrodestra ha banalizzato affrettando i tempi per un ddl che manca di condivisione cercando scorciatoie che non risolveranno i problemi, lasciando la semplificazione come mero concetto astratto». Lo afferma la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd) a margine del dibattito sul disegno di legge 16 “Misure di programmazione strategica per lo sviluppo del sistema territoriale regionale in materia di infrastrutture e territorio”.
«Il timore è che esista, in Aula, una diversa concezione del termine semplificare. Semplice è ciò che non ha complessità, ciò che è costituito di un solo elemento. Allora, ciò si dovrebbe tradurre con una riduzione, per esempio, del numero delle normative, dei provvedimenti, dei riferimenti che diamo ai professionisti e agli uffici tecnici comunali. Di questo, in questo ddl, non c’è traccia».
Inoltre, sottolinea Fasiolo «non si può non rilevare il comportamento della Regione sulla parte che riguarda la pianificazione e il paesaggio che ha portato a uno spiacevole scontro istituzionale con la Soprintendenza. Siamo difronte a un ddl complesso e altamente tecnico che di fatto dimostra una certa incongruenza tra la volontà di correre e quella di fare bene che ci fa dubitare sul fatto che si arrivi davvero alla semplificazione necessaria per il lavoro degli uffici tecnici e dei professionisti.
I tempi della pubblica amministrazione certamente preoccupano tutti, ma bisogna fare i conti con il fatto che ci sono dei valori che non sono negoziabili, nemmeno dall’esigenza di stringere i tempi e fare di corsa: la sicurezza e la valorizzazione del paesaggio sono tra questi e la risposta sta nel rafforzare le strutture regionali, sostenere gli uffici tecnici dei Comuni che sono sempre più vuoti (come emerge dal dossier della Corte dei conti), valorizzare i rapporti e le relazioni evitando contenziosi inutili e pericolosi con risvolti penali e pesanti scontri interistituzionali».