TRIESTE 27.03.24 «Il consigliere Maurmair non ritiri la sua firma ma confermi l’adesione alla petizione per la riapertura del punto nascita di San Vito al Tagliamento. L’interesse della comunità a preservare l’apprezzato servizio, deve prevalere sulle logiche di parte che stanno penalizzando il territorio». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando quanto avvenuto ieri durante la consegna della petizione sottoscritta da oltre 15mila cittadini, alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin in piazza Oberdan a Trieste.
«La meritoria mobilitazione in atto per difendere la sanità pubblica dai tagli voluti dalla Giunta Fedriga – prosegue il consigliere dem – sta producendo le prime crepe nella maggioranza. Il presidente della seconda commissione, Markus Maurmair, infatti, non solo ha assistito alla consegna della petizione ma l’ha anche sottoscritta salvo poi pentirsene. Difficile pensare che un politico così esperto e avveduto si sia trovato lì per caso, abbia frainteso le ragioni esposte dal comitato e firmato una carta senza leggerla. Più probabilmente la repentina marcia indietro è scaturita dal sopravvenuto timore di spaccare il centrodestra. Poiché il punto nascita di San Vito al Tagliamento può essere riaperto in sicurezza attraverso una riorganizzazione del dipartimento materno-infantile dell’Asfo riducendo la fuga delle partorienti verso il vicino Veneto, confidiamo che tutta la maggioranza, senza tentennamenti, faccia un passo avanti verso il mantenimento di una promessa elettorale che non deve essere tradita».
