26.03.24 «La deriva verso cui sta andando la salute pubblica va contrastata e in questo, accanto alle azioni intraprese in Consiglio regionale, ribadiamo il nostro sostegno alle iniziative popolari come quella contro la chiusura del punto nascita di San Vito al Tagliamento». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) a margine del presidio e della presentazione della petizione del Coordinamento Sanità attraverso la quale i cittadini chiedono la riapertura del punto nascita dell’ospedale di San Vito al Tagliamento, la riduzione delle liste d’attesa e il rafforzamento dei servizi sanitari pubblici ospedalieri e territoriali.
«Accanto ai cittadini – spiega Conficoni – ribadiamo la netta contrarietà del gruppo regionale del Pd a questa inaccettabile quanto ingiustificata scelta di Fedriga e Riccardi di chiudere il punto nascita a San Vito che, prima delle elezioni regionali, accogliendo un nostro ordine del giorno si erano impegnati a preservare. Una promessa tradita poco dopo il voto nonostante la struttura non abbia mai mancato la soglia minima di 500 parti l’anno e possa avere un’adeguata dotazione organica attraverso la riorganizzazione del dipartimento materno-infantile dell’Asfo. Da parte di Riccardi, al posto dell’attenzione che riserva alle passerelle, dovrebbe confrontarsi con la popolazione sul perché la Regione non intende riaprire in sicurezza l’attività del punto nascita. Un servizio importante non solo per San Vito e per il pordenonese, ma per tutto il Fvg, proprio per quella difesa del territorio regionale che si potrebbe garantire arginando la fuga verso il Veneto e il vicino polo di Portogruaro riaperto dal presidente Zaia. La sanità pubblica – conclude Conficoni – va tutelata, non smantellata tassello dopo tassello a vantaggio del privato».
