Infrastrutture: Fasiolo (Pd) su Aeroporto Go sollevati problemi reali

Pubblicato il mercoledì 03 Gen 2024

03.01.24. «Male informato e sulla difensiva, il consigliere Bernardis farebbe meglio a concentrarsi sul futuro dello sviluppo dell’aeroporto di Gorizia anziché fare il cane da guardia della Giunta attaccando chi, pur in maniera critica ma legittima, solleva un problema reale che andrebbe risolto». Lo afferma la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd) replicando al consigliere regionale Diego Bernardis (Fedriga presidente) riguardo all’aeroporto Duca d’Aosta di Gorizia.

«Il collega di maggioranza dovrebbe documentarsi meglio sull’attività della sottoscritta, prima di spingersi in attacchi che raccontano storie non vere. Era forse impegnato altrove quando sostenevo la causa dell’aeroporto di Merna in Senato, interessando sia il ministro dei Trasporti, sia quello dell’Interno? Nel gennaio del 2017 – ricorda Fasiolo – denunciavo ritardi ingiustificati sul rilancio aeroportuale che mettevano a rischio un piano triennale di assunzioni che prevedeva la creazione di 250 posti di lavoro che allora si davano per certi. Inoltre, chiedevo che venisse data risposta ai ripetuti e preoccupanti atti vandalici ai danni di Pipistrel, altro fattore rallentante i lavori. Un’interrogazione presentata a mia prima firma in Senato denunciava la situazione di incertezza in cui versava lo spazio aeroportuale di Gorizia. Un’area, scrivevo, “sulla quale Enac era più volte intervenuta e che era in parte in capo alla società consortile Aeroporto di Gorizia “Amedeo Duca d’Aosta” di cui fanno parte, come soci e finanziatori, il Comune di Gorizia, le Camera di commercio di Trieste e di Gorizia, il Comune di Savogna d’Isonzo, l’Aeroporto Friuli Venezia Giulia Spa e la finanziaria regionale Friulia Spa». Nell’interrogazione, continua Fasiolo, «evidenziavo come la società consortile fosse chiamata a gestire tutte le attività operative dell’intero comprensorio, una cui porzione è area di insediamento della società slovena Pipistrel d.o.o., con sede madre ad Ajdovscina (Slovenia), che produce aerei di piccole dimensioni. L’operatività concreta della società, che comporterebbe entro un triennio 250 posti di lavoro, non ha ancora preso il via. Si sono verificati ripetuti e preoccupanti atti vandalici, con seri e ripetuti danneggiamenti, a breve distanza di tempo, contro la struttura edificata che deve divenire sede della ditta produttrice di aerei Pipistrel, la cui attivazione è molto attesa dal territorio».

Per questo, illustra ancora «chiedevo se Enac avesse effettuato tutti i controlli autorizzativi dovuti, se il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non ritenesse di dover intervenire per accertare quali fossero i motivi del ritardo nell’avvio dell’insediamento produttivo, costato investimenti pubblici di non poco conto e se i ministri fossero a conoscenza del punto a cui erano giunte le indagini sugli autori e le finalità degli atti vandalici compiuti a danno della struttura, che rischiavano di compromettere la realizzazione di un insediamento produttivo molto atteso dal territorio, costato fino ad allora circa cinque milioni».

Oggi, dopo quasi sette anni, «sarebbe tempo e ora di non girarsi dall’altra parte e di accelerare il processo di rilancio. Quanto ho sperato di fare con la richiesta alla Giunta di investire tre milioni nella legge di Stabilità 2024, strabordante di danaro, e non per Pipistrel allora al centro dell’attenzione e su cui si fondavano grandi speranze di assunzioni. Quanto ai 150mila euro acquisiti per l’aeroporto di Gorizia a seguito dell’emendamento di Bernardis, consigliere di maggioranza, siano benvenuti, ma sia lo stesso Bernardis a sostenere il mio ordine del giorno accolto dalla Giunta, in cui richiedevo tre milioni, il che potrebbe costituire un volano di ripresa decisamente più realistico 150milla euro ottenuti».

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