Pnrr: Bolzonello, necessaria strategia condivisa per impiego ottimale delle risorse

Pubblicato il lunedì 08 Nov 2021

Moretti: «Dopo il percorso del tavolo per la ripartenza ci troviamo opere senza alcuna logica come l’ovovia di Trieste»

06.11.21 «La portata eccezionale del Pnrr, con l’immissione della cifra straordinaria di 1,3 miliardi nelle casse del Fvg, potrà garantire lo sviluppo futuro della comunità e del sistema regionale. Ma questa enorme sfida dovrà essere guidata da una strategia condivisa e non imposta, capace di non limitare l’impatto di queste enormi risorse a interventi isolati e una tantum, ma che possa invece garantire una proiezione futura per l’economia e per la nostra comunità». Lo afferma il consigliere regionale Sergio Bolzonello (Pd) in riferimento alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza attraverso il quale il Governo assegna al Friuli Venezia Giulia quasi 1,3 miliardi di euro.

«Le ingenti risorse dovranno essere inserite all’interno di una regia regionale votata alla massima trasparenza dove siano accessibili, in primis al Consiglio regionale, i dettagli delle azioni e il loro progressivo avanzamento, quindi con tempistiche certe e una pronta lettura sugli impieghi dall’enorme patrimonio a disposizione. Solo attraverso un percorso di massima condivisione si potrà arrivare a un quadro completo che comprenda tutte le necessità del sistema e per questo è necessario pensare fin da subito a uno strumento che agevoli e garantisca una corretta lettura delle risorse».

Nel dettaglio degli interventi, Bolzonello sottolinea «la necessità di maggiore chiarezza sui fondi destinati a sanità ed edilizia, settori centrali rivolti alla comunità da un lato e al traino della ripresa economica dall’altro». Accanto a lui, la critica del capogruppo Pd, Diego Moretti: «Dopo innumerevoli incontri del “tavolo per la ripartenza” in cui il Consiglio e i gruppi consiliari hanno avanzato idee e proposte concrete sulle azioni da intraprendere, ci troviamo di fronte a progetti di cui non si capisce da quali logiche nascano, visto che non sono stati affatto condivisi. Pensiamo a opere come l’ovovia di Trieste che ha un finanziamento di oltre 48 milioni dal Pnrr. Mentre gli investimenti sul sistema portuale di Trieste e di Monfalcone sono condivisi (si prevedono investimenti per 400 milioni), ora ci troviamo di fronte a una decisione che suscita diverse perplessità per come affronta una parte della mobilità del capoluogo regionale. Questo non può essere il metodo di condivisione a cui tutti dovremmo guardare».

Ne parlano

Sergio Bolzonello

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