Sanità: Santoro (Pd), nel valzer di dirigenti, atti aziendali ancora al palo

Pubblicato il martedì 10 Mag 2022

10.05.22 «Mentre nel Friuli Occidentale i problemi sono deflagrati in maniera evidente e pesante, nell’Asufc resta ancora da capire che fine ha fatto l’atto aziendale atteso ormai da tempo. Da mesi assistiamo indirettamente a un susseguirsi di correzioni, aggiunte, pezze messe per rimediare a sviste ed errori, con una gestione dei presìdi che appare quantomeno fatta per approssimazione. Se in un primo momento l’assessore alla Salute ha rubricato tutto come errori e piccoli refusi che tali non erano, ora la misura è colma ed è evidente, con l’ultimo valzer di dirigenti, che ormai la situazione è sfuggita fuori controllo». Lo afferma la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd) commentando la situazione della sanità regionale e in particolare degli atti aziendali delle Aziende sanitarie territoriali.

«Dopo che è emersa, nei giorni scorsi, l’ormai nota lettera della direzione regionale Salute che comunicava la bocciatura di Arcs degli gli atti di tutte le aziende era stato garantito che tutto si sarebbe sistemato. Ma le cose, invece, si stanno intricando ancor più. Il valzer di poltrone tra Arcs e Asfo, ci potrebbe far cadere in una tragica farsa, dove a valutare dovrebbe essere il nuovo direttore di Arcs Polimeni, il cui piano era stato bocciato dal suo predecessore Tonutti, ora spedito a risolvere i problemi della sanità pordenonesi. Quello che accadrà all’Asfo, lo dovremmo capire a breve, quanto alle altre aziende sarebbe ora di fare chiarezza, prima di tutto per medici e operatori lasciati a loro stessi con le ovvie conseguenze sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini».

Ne parlano

Mariagrazia Santoro

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