Vaccini: Moretti (Pd), vicenda Asquini davvero triste

Pubblicato il sabato 22 Gen 2022

22.01.22 «L’ambiguità che sul tema del vaccino la Lega “romana” di Salvini sta tenendo da mesi (in opposizione a quella dei presidenti leghisti Zaia, Fontana e Fedriga) ha permesso ai tanti “Asquini” sparsi per l’Italia di continuare in provocazioni come quelle a cui abbiamo assistito, sfociate nell’ultimo episodio della maschera “no green pass” esibita in Consiglio comunale. Davvero pessimi segnali verso i cittadini, che sul Covid hanno bisogno, da parte di chi rappresenta le istituzioni a tutti i livelli, di esempi positivi. Il vaccino è l’unico modo per contrastare gli effetti devastanti della pandemia e su questo non possono esserci ambiguità». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Fvg, Diego Moretti commentando la situazione a Monfalcone dopo la revoca della delega assessorile a Massimo Asquini.
«Condivido la scelta fatta dal sindaco Cisint, ma quello di Asquini non è stato un caso isolato: ricordo la “filastrocca” contro gli stranieri, oppure la volta in cui lo stesso è andato in Porto a Trieste a chiedere agli agenti di togliersi mascherina e casco di fronte a Puzzer &co. e di non obbedire agli ordini di Prefettura e Questura triestine. Allora Cisint, sbagliando, non fece nulla. Ma della stessa Lega (regionale e monfalconese) ricordo la discesa in piazza nel novembre 2020 contro le chiusure decise dal Governo, salvo poi fare marcia indietro nei giorni successivi quando contagi e ricoveri esplosero. Ricordo l’opposizione della Lega in Parlamento all’obbligo vaccinale. Al di là della vicenda “vaccini” c’è da dire che Asquini, al di là di slogan e propaganda, non ha nemmeno brillato come assessore comunale. In sostanza, una vicenda triste».

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Diego Moretti

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