Spiaggia Monfalcone: Moretti (Pd) e Capozzi (M5s) grave che Sindaca liquidi le questioni di sicurezza

Pubblicato il venerdì 05 Gen 2024

 

TRIESTE 05.01.24 «Alle parole arroganti della Sindaca Cisint non risponderemo. Per con la nostra interrogazione, invece è la sindaca stessa a sconfessarsi». Rispondono così capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti e la Consigliera regionale Rosaria Capozzi del M5s sulle parole della sindaca di Monfalcone riguardo la loro richiesta di accesso agli atti presentata in Capitaneria di Porto e Comune sul tema della sicurezza della società titolare della concessione balneare di Marina.

«È grave – secondo i Consiglieri regionali  – che un’istituzione come quella del Sindaco, garante della sicurezza dei suoi cittadini, liquidi la mancanza dei requisiti di legge per quanto riguarda il servizio di salvataggio della società balneare con il semplice fatto che tanto non si è verificato alcun incidente, confermando, quindi, indirettamente, la violazione. Altrettanto grave è che la Sindaca dimentichi, o addirittura capiti a “sua insaputa”, firmi un’ordinanza per disciplinare le strutture balneari e i relativi obblighi dei concessionari.
Documento che incarica la stessa Polizia Locale (oltre alla Capitaneria di Porto) di far osservare le richieste necessarie a tutelare la sicurezza ed accertare le violazioni assieme agli altri Organi di Polizia. In altre parole, anche la Polizia Locale di Monfalcone è, ed era, competente ad agire.
Concludono «La sindaca Cisint, anziché fare inutili polemiche, faceva prima ad ammettere che non erano stati fatti i controlli previsti dall’ordinanza comunale, se per fare giustizia sono doovuti intervenire semplici cittadini per segnalare la questione alla Capitaneria. Dispiace che, quando non sa cosa dire, Cisint, per sviare l’attenzione indichi il dito guardando la luna, riferendosi a “quelli di prima” pur governando non da sette mesi ma da sette anni oppure citando le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato sull’affidamento della concessione di Marina Nova (oggetto di un contenzioso), tutti temi che non hanno nulla a che vedere con l’oggetto dell’interrogazione. Ancora una volta dalla prima cittadina di Monfalcone solo polemiche strumentali, che non garantiscono l’uguaglianza nemmeno nelle regole sulle concessioni balneari».

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