Sociale: Moretti (Pd), su misure contrasto povertà finora solo chiusure da cdx

Pubblicato il venerdì 29 Dic 2023

29.12.23 «Se Fedriga è realmente intenzionato a dare un segnale forte nel contrasto alla povertà lo vedremo dai fatti nei prossimi mesi. Finora, abbiamo registrato solo chiusure pregiudiziali alle proposte del Pd e delle opposizioni». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti commentando le dichiarazioni del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga che si è detto pronto all’ascolto per studiare misure a contrasto della povertà.

«Solo negli ultimi sei mesi (ma lo stesso avevamo fatto nella precedente legislatura), tra due assestamenti nel 2023 e legge di stabilità 2024, con enormi risorse a disposizione, abbiamo in più occasioni evidenziato come fosse doveroso dare un sostegno, una forma di “restituzione” ai contribuenti che fanno parte delle fasce deboli. L’azzeramento dell’addizionale regionale Irpef per le famiglie in difficoltà (per i redditi annui fino a 15mila euro) e l’abbattimento della stessa per quelli fino a 28mila euro, potevano essere una prima risposta (fatte in occasione delle leggi di Stabilità 2023 e 2024), che però il Fedriga e il centrodestra hanno scelto di respingere e non dare. Due occasioni perse». Poi, continua Moretti, «potremmo continuare con altre proposte, tutte rispedite al mittente, che riguardavano l’istituzione di un fondo a favore di Comuni per l’abbattimento delle rette su tutti i servizi a domanda individuale, lo stanziamento di 20 milioni annui per un triennio a favore dei congedi parentali a retribuzione piena per lavoratori dipendenti e autonomi, una diversa modulazione della “dote famiglia” che permettesse la copertura di maggiori servizi a favore delle famiglie». Proposte queste, ricorda Moretti, «rispedite al mittente, così come quelle sulla sanità, per la quale abbiamo chiesto diversi interventi a sostegno del servizio pubblico, dalle liste d’attesa sulle chirurgie oncologiche, al riconoscimento di premi fedeltà e maggiore retribuzione al personale sanitario, al sostegno per le spese generali dei medici di famiglia, al rilancio del sociale attraverso un rinnovato ruolo dei distretti e dei Piani di zona. Insomma, visto il passato, le premesse non sono certo le migliori, ma se davvero c’è la volontà di apertura da parte di Fedriga, di proposte sul tavolo ce ne sono tante da tempo, basta riprenderle e farle proprie. Non sarebbe la prima volta che ciò succede. Per il resto, la nostra disponibilità al dialogo non è mai mancata né mancherà: gradiremmo solo non essere presi in giro»

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