Trieste, 19.06.25 – «Di fronte alla fumata nera registrata in Prefettura sul tentativo di conciliazione e all’allarme lanciato da Uil-Fpl e Nursind in merito ai seri rischi che sta correndo la sanità isontina, non si può che esprimere profonda preoccupazione per la riduzione dell’attività chirurgica e dei posti letto nei reparti di Medicina. Istituzioni e sindacati affrontino dunque congiuntamente questa emergenza». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, a margine della proclamazione, da parte di Uil Fpl e Nurisnd Fvg, dello stato di agitazione del personale Asugi dell’area isontina.
«Il nostro territorio non deve e non può più essere trattato come periferia, né può reggere una riduzione anche temporanea di reparti come chirurgia e medicina, proprio per la fragilità dei suoi cittadini che sono in prevalenza anziani. A fronte di una crescente domanda di assistenza, il personale sanitario è lasciato solo». Ecco perché, continua Moretti, «siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori che ogni giorno garantiscono servizi fondamentali con dedizione e in condizioni difficili, e siamo al fianco dei cittadini, che vedono restringersi il proprio diritto alla salute». Il capogruppo dem chiede dunque che «si attivi un tavolo istituzionale e sindacale, che veda coinvolte anche le amministrazioni comunali, per affrontare in modo serio, concreto e vincolante l’emergenza della sanità nell’Isontino. Il diritto alla salute è un principio costituzionale che tutti dobbiamo difendere. I sindaci, in primis di Gorizia e Monfalcone, si facciano portavoce del disagio di cittadini e lavoratori del territorio, evitando rivendicazioni di solo stampo territoriale».