Sanità: Conficoni (Pd), Asfo “gioca” al risparmio penalizzando servizi ai cittadini

Pubblicato il mercoledì 29 Dic 2021

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 29.12.21 «La variazione del bilancio preventivo consolidato 2021 della sanità regionale conferma il fatto che Asfo stia “giocando” al risparmio, contrariamente a quanto accade nelle altre in Aziende. Questo incide negativamente non solo sui servizi offerti ai cittadini, molti dei quali sono in sofferenza, ma anche sul divario nell’assegnazione di risorse, a scapito del Friuli Occidentale». Lo afferma il consigliere regionale, Nicola Conficoni (Pd), componente della terza commissione Salute, commentando il bilancio preventivo consolidato 2021 degli enti del Sistema sanitario regionale.

«Leggendo il report approvato dalla giunta regionale – fa sapere Conficoni – emerge come nei primi mesi dell’anno, l’Asfo abbia maturato un buco di 11milioni, contro i 75 dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi) e i ben 99 dell’Azienda sanitaria universitaria del Friuli Centrale (Asufc). Nell’assestamento dello scorso novembre la Regione ha già provveduto a ripianare almeno in parte le perdite, legate sia alle spese covid, sia alla normale attività, rendendo ancora più iniqua la suddivisione dei fondi che storicamente penalizza Pordenone: degli oltre 61milioni di finanziamento integrativo, solo 850mila euro sono finiti nella Destra Tagliamento».

I dati sulla mobilità sanitaria extraregionale, prosegue Conficoni, vedono inoltre Asfo (nel cui territorio di competenza risiede il 25,7 per cento della popolazione regionale) con un saldo negativo di oltre 15milioni, legato al depotenziamento dei servizi (oltre 800 giorni per una visita oculistica) e pari al 41 per cento della perdita complessiva conseguita dalle tre aziende sanitarie territoriali, parzialmente compensata dall’avanzo di 23 milioni maturato dal Cro di Aviano».

Secondo Conficoni, «anche il centrodestra deve capire come un rafforzamento della sanità pordenonese, che più facilmente subisce le fughe nel vicino Veneto, sarebbe un investimento per l’intera regione. È fondamentale – conclude – attuare un piano di rilancio dell’ospedale cittadino e del territorio, penalizzato dalla proposta di atto aziendale elaborato dal direttore generale dell’Asfo, Polimeni che, dopo essere stato sfiduciato dagli stessi medici, va sostituito quanto prima con una guida più adeguata».

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Nicola Conficoni

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