SAN VITO AL TAGLIAMENTO 13.12.23 «L’assessore Riccardi esca allo scoperto e dica la verità sul punto nascita di San Vito: se la sospensione è solo uno specchietto per le allodole e in realtà la chiusura definitiva è già pianificata abbia il coraggio di dirlo». Lo afferma il consigliere Nicola Conficoni (Pd).
«Dopo aver sentito di tutto sul punto nascita di San Vito al Tagliamento – afferma il consigliere dem – ora arrivano notizie di uno smantellamento già avviato della sala parto, un’azione che non ha nulla a che fare con la sospensione del servizio, ma va nella direzione della sua chiusura decisa ancor prima di discutere la petizione che sta raccogliendo migliaia di adesioni tra i cittadini. Altro che ascolto, siamo ancora una volta di fronte a un atteggiamento arrogante, sprezzante e autoritario da parte del dominus della salute pubblica, Riccardi, esecutore e corresponsabile con Fedriga di uno smantellamento generale del sistema pubblico che sta colpendo in maniera pesante l’area pordenonese».
In particolare, prosegue, «sul punto nascita di San Vito al Tagliamento il centrodestra continua a prendere in giro i cittadini. Prima delle elezioni, infatti, avevano promesso di preservare l’apprezzato servizio, salvo poi accusare i sindaci che lo difendono dalla chiusura di voler fare i capipopolo scaricando sui tecnici la decisione, seppure in presenza di una proposta tecnica che preserva il punto nascita di San Vito. Un atteggiamento davvero poco serio proprio perché quando hanno trasferito il punto nascita di Palmanova (800 parti all’anno) a Latisana (480 parti nel 2022) hanno ignorato il parere contrario dei medici! Quanto al personale, si rifiutano di riorganizzare le risorse umane a disposizione del dipartimento materno-infantile dell’Asfo per riaprire il punto nascita. Anche sul territorio i servizi sono in grande sofferenza a cominciare dal consultorio. È ora di aprirsi al confronto, chiarire le cose e mostrare la vera faccia».
