Trieste, 06.09.24 «A fronte della massiccia presa di posizione e dei molteplici impegni assunti oltre sei mesi fa da diversi esponenti del centrodestra eletti in Parlamento, affiancati da chi governa la Regione Fvg e la città di Pordenone, ci aspettiamo di capire che seguito avranno le buone intenzioni sulla modernizzazione infrastrutturale del territorio pordenonese». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) che attraverso un’interrogazione chiede alla Giunta regionale di chiarire la situazione riguardo all’inserimento dell’Interporto di Pordenone tra i poli logistici di rilevanza nazionale e sulla realizzazione della stazione elementare.
«All’indomani del deposito, a dicembre del 2022, della proposta di “Legge quadro in materia di interporti” presentata alla Camera da FdI e che escludeva l’Interporto di Pordenone dall’elenco dei poli logistici di rilevanza nazionale, ci fu l’alzata di scudi del parlamentari, oltre all’annuncio dell’assessore Amirante di un’interlocuzione con Roma finalizzata alla stesura di una memoria, cui sono seguite le assicurazioni del ministero sul possesso dei requisiti indispensabili al reintegro dell’Interporto di Pordenone nella norma» ricorda Conficoni. A oggi, rammenta ancora, «quella legge è ancora ferma al Senato, in attesa del suo esame. Ma allo stesso modo non ci sono notizie di uno sblocco sul nulla osta della Commissione Europea allo stanziamento di fondi pubblici per aumentare la competitività dello scalo intermodale realizzando la stazione elementare. Per ora dobbiamo accontentarci dei pannelli fonoassorbenti, per gli altri due passaggi (riconoscimento della valenza nazionale dell’Interporto e stazione elementare) speriamo non seguano la stessa strada tormentata che hanno affrontato e stanno affrontando altre opere infrastrutturali fondamentali a raggiungere il pieno sviluppo del territorio pordenonese».
