Ambiente: Santoro, ddl Parchi occasione persa per incidere su tutela aree protette

Pubblicato il giovedì 11 Nov 2021

«Ribadiamo con un emendamento che per proteggere la Val d’Arzino è necessaria l’istituzione di riserva naturale»

11.11.21 «Il ddl su parchi e riserve naturali è un’occasione persa per incidere in maniera concreta e innovativa sulla tutela e la valorizzazione delle aree protette e per seguire il percorso avviato a livello internazionale sui temi dei cambiamenti climatici. Anziché guardare al futuro, il centrodestra sceglie dunque il mantenimento dello stato di fatto, senza alcuna innovazione che ponga il Fvg all’altezza delle sfide ambientali, come era stato fatto 25 anni fa con la legge 42 del ’96 che per anni è stata fondamentale per la nostra regione». Lo afferma la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd) relatrice di minoranza del disegno di legge 144 per la modifica della legge 42 del 1996 (in materia di parchi e riserve naturali).

«Il testo presentato dalla Giunta, oltre a non cogliere elementi nuovi, ridimensiona e indebolisce il ruolo del comitato tecnico scientifico il cui apporto non può essere sostituito con il pur importante lavoro degli uffici della direzione regionale. Inoltre si parla di turismo eco compatibile senza definire chi può fare cosa, chi prende decisioni e in base a quali criteri». Inoltre, sottolinea Santoro, «si crea un problema rispetto ai dipendenti dei parchi che a differenza di Ersa e degli Edr, non sono regionali e il cui destino viene dunque legato alla discrezionalità dell’assessore di turno che di volta in volta potrà decidere se finanziare o meno i relativi capitoli di bilancio».

Infine, relativamente allo stralcio per ottenere l’istituzione della riserva naturale regionale della Val D’Arzino Santoro ha annunciato la riproposizione di un emendamento, firmato anche dal capogruppo Pd, Diego Moretti: «Riteniamo sia un errore la volontà della Giunta Fedriga di non voler istituire la riserva, nonostante un primo impegno strappato in occasione dell’emendamento presentato nell’assestamento di luglio e stralciato poi per riprenderlo in questo ddl. Oggi, a fronte di una scelta diversa rispetto agli impegni presi, ripresentiamo l’emendamento, confidando che il centrodestra capisca la necessità di tutela della Val d’Arzino, attraverso lo strumento della riserva e non con un un sic natura 2000, e quindi ci ripensi».

Ne parlano

Mariagrazia Santoro

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