CONFICONI: Sicurezza idraulica bacino del Livenza

Pubblicato il lunedì 26 Set 2022

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE (EX ART. 149)

OGGETTO: Sicurezza idraulica bacino del Livenza

Il sottoscritto Consigliere regionale,
Premesso che la recente drammatica alluvione avvenuta nelle Marche ha richiamato l’attenzione sulla necessità di promuovere la sicurezza idraulica in un’ottica di priorità;
Considerato che negli ultimi decenni molto è stato fatto per limitare il rischio di allagamenti ed esondazioni nel territorio pordenonese, vent’anni fa colpito da un devastante evento calamitoso di portata eccezionale;
Ritenuto che sia necessario fare ulteriori passi avanti sul versante della prevenzione, sfruttando appieno le potenzialità degli interventi già realizzati nonché attuando nuovi investimenti;
Evidenziato che il “Piano stralcio per la sicurezza idraulica del bacino del Livenza”, redatto a cura dell’Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta, Bacchiglione e approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27/04/2006, prevede, tra le altre, quali soluzioni per la laminazione delle piene del Cellina – Meduna:
– l’adeguamento degli scarichi di fondo degli impianti idroelettrici di Cà Zul, Cà Selva e Ponte Racli;
– la realizzazione di una galleria di collegamento tra i serbatoi di Cà Zul e Cà Selva;
Rilevato che il Distretto delle Alpi Orientali ha promosso l’inserimento dei succitati interventi nel Piano nazionale degli invasi previsto dalla legge n°205/2017;
Ricordato che il primo stralcio del Piano nazionale degli interventi nel settore idrico – sezione «invasi», adottato con il D.P.C.M. 17 aprile 2019, ha stanziato 300mila euro per il seguente intervento: “Incremento della capacità di laminazione dei serbatoi idroelettrici presenti sul bacino montano del torrente Meduna”;
Richiamato che, stando a quanto comunicato in risposta all’interrogazione n. 462, la convenzione stipulata nel novembre del 2021 tra il Ministero delle infrastrutture e l’autorità di Distretto alpi orientali prevede i progetti vengano sviluppati nel corso del 2022 grazie alla stretta collaborazione della Regione e dell’attuale concessionario;
Preso atto che quando ha risposto alla succitata interrogazione la Giunta non sapeva la data di collaudo funzionale della diga di Ravedis, rimesso ad una terna di professionisti nominati dal Ministero delle Infrastrutture e propedeutico all’acquisizione del bene al demanio idrico regionale;
Sottolineato che la siccità di quest’anno ha facilitato le operazioni di sghiaiamento dei bacini montani, utile ad aumentare la loro capacità di invaso e laminazione delle piene;
Vista la richiesta del Circolo Prealpi Carniche di Legambiente di favorire una larga partecipazione dei diversi portatori di interesse al laboratorio sul lago di Barcis istituito recentemente istituito con la Legge regionale 5 agosto 2022, n. 13;
INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE:
per conoscere:
– quando verrà collaudata funzionalmente la diga di Ravedis;
– a che punto è l’elaborazione dei progetti di adeguamento degli scarichi di fondo della diga di Ponte Racli e di realizzazione di una galleria scolmatrice tra gli invasi di Ca’ Selva e Ca’ Zul;
– quali interventi di sghiaiamento dei bacini montani sono stati eseguiti durante la stagione estiva e come sta procedendo l’attività di asportazione dei materiali dal lago di Barcis ovvero se la partecipazione al laboratorio recentemente istituito con la Legge regionale 5 agosto 2022, n. 13 sarà estesa ai portatori di interesse in modo non episodico ma continuativo;
– più in generale, cosa ha fatto e cosa intende fare per favorire la realizzazione delle opere finalizzate a mitigare il rischio idraulico aumentando la capacità di laminazione dei serbatoi idroelettrici presenti sul bacino montano del fiume Meduna;
– se e quando è in programma una pulizia del corso d’acqua.

Nicola Conficoni

Trieste, 26 settembre 2022

3910 - CON IRC Sicurezza idraulica

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Nicola Conficoni

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