MORETTI: Relazione di minoranza sul DDL n. 3

Pubblicato il venerdì 16 Giu 2023

Relazione di minoranza sul Disegno di legge n. 3 Legge di manutenzione della disciplina dell’organizzazione e del lavoro alle dipendenze della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e degli enti regionali. Modifiche alle leggi regionali 53/1981, 18/1996, 1/2000, 16/2010, 16/2021 e 22/2022

Il provvedimento in discussione prevede una serie di interventi di manutenzione normativa in materia di organizzazione e di personale, che nel loro complesso non hanno una portata rilevante.
Ciò non toglie che alcune disposizioni contengono delle scelte discutibili che in sede di commissione abbiamo messo in evidenza e criticato nel merito.
Con la modifica dell’articolo 1 si trasferisce la competenza dall’assessore competente al Direttore generale per il rilascio dell’autorizzazione allo svolgimento di incarichi esterni.
Con l’art. 2 si modifica l’art. 47 della LR n. 18/96, prevedendo la nomina dei Vicedirettori centrali da parte del Direttore centrale, eliminando la competenza della Giunta regionale (e quindi il carattere di fiduciarietà della nomina), il ricorso a personalità esterne all’Amministrazione, prevedendo infine che il Direttore centrale possa conferire tale incarico solo ai dirigenti già incardinati presso la medesima Direzione. Una scelta politica dell’Amministrazione, fatta dopo cinque anni di governo e dalle precedenti nomine, e dopo qualche “incidente” di percorso che ha riguardato la nomina di un Vicedirettore esterno alla Direzione Ambiente decisa poco più di un anno ed operativa dal 1/9/2022.
All’art. 3 e all’art. 4 troviamo modifiche di scarsa rilevanza: con il primo si stabilisce che spetta al Direttore centrale esprimere un parere sull’eventuale accoglimento di istanze di collocamento in aspettativa presentate dai dipendenti regionali, mentre con il secondo si specifica che le competenze dell’ufficio procedimenti disciplinari siano attribuite alla Direzione centrale competente in materia di funzione pubblica.
Con l’art. 5 si abroga la previsione del riconoscimento del rimborso spese sostenute dal “Commissario per i dragaggi” di Monfalcone e Porto Nogaro, stabilendo unicamente un compenso omnicomprensivo: a tal proposito ricordo la netta contrarietà del Gruppo PD espressa nella scorsa legislatura sull’istituzione di una tale figura, del tutto inutile e pleonastica, non essendo dotato di poteri speciali e derogatori rispetto alla normativa in materia ambientale, compito che poteva benissimo essere svolto da dirigenti e funzionari dell’ente Regione.
Con l’art. 6 invece si intendono abrogare alcune disposizioni, diverse tra loro, e alcune di recente previsione.
Mentre per quanto riguarda l’abrogazione della disciplina dei gruppi di lavoro interdirezionali, si prende atto che la stessa risulta disciplinata anche dal vigente Regolamento di organizzazione. Sorge spontanea la domanda se, come per le disposizioni di cui all’articolo 2, anche quella qui contenuta avrà effetto dalla data di entrata in vigore delle coerenti modifiche al regolamento di organizzazione.
La modifica normativa più rilevante dell’intero provvedimento è però quella relativa all’abrogazione della figura del “Commissario straordinario per la riqualificazione e lo sviluppo del Porto Vecchio di Trieste”, istituita con Legge di Stabilità 2023 (LR n. 22/2022) tramite un emendamento presentato nell’ultimo giorno in sede di discussione del provvedimento in aula, sul quale l’Assessore Zilli dichiarava la volontà della Giunta di dare accelerazione “in tempi certi, e con efficacia” allo spostamento in un’unica sede in Porto Vecchio degli uffici regionali.
Con un passo indietro per certi aspetti clamoroso (al di là della risposta in Commissione dell’assessore Roberti), la Giunta regionale si auto-smentisce ritenendo ora, diversamente da 5 mesi fa, la Direzione centrale patrimonio e demanio perfettamente in grado di coordinare le attività in Porto Vecchio per la progettazione e la realizzazione delle relative opere per l’insediamento della nuova sede degli uffici regionali. Forse che la Giunta regionale ha preso atto dell’errore commesso e ha capito che stava perdendo inutilmente tempo senza ottenere risultati?
Al di là della figura del commissario che ora viene eliminata, da parte nostra rimangono tutte le perplessità di un’operazione che porterà ad uno svuotamento degli immobili anche di proprietà regionale in centro città per riempire parzialmente Porto Vecchio, evidentemente ancora privo di vere concrete proposte di nuovi insediamenti produttivi e di servizi.

Diego Moretti

Trieste, 16 giugno 2023

0133 - MOR relazione DDL 3

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