COSOLINI: Relazione di minoranza sulla Proposta di Bilancio consolidato per l’esercizio 2021

Pubblicato il martedì 22 Nov 2022

Relazione di minoranza sulla Proposta di Bilancio consolidato per l’esercizio 2021 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Presentata dalla Giunta regionale il 4 novembre 2022

Egregio Presidente, Gentili Colleghe e Colleghi,
il Bilancio Consolidato della Regione deve rappresentare la situazione economica, finanziaria e patrimoniale degli enti/società/associazioni compresi nel perimetro di consolidamento stabilito per l’esercizio 2021, consentendo una visione d’insieme dell’attività svolta dall’ente regione attraverso il Gruppo amministrazione pubblica (GAP) individuato con la prima deliberazione n. 1914 del 10 dicembre 2021, e rivisto con le successive deliberazioni n. 393 del 18 marzo 2022 e n. 1032 dell’8 luglio 2022.
Le suddette DGR hanno rivisto gli enti considerati rispetto all’anno precedente escludendo alcuni enti ritenuti irrilevanti secondo i consueti parametri presi in considerazione.
Come per lo scorso anno, la procedura adottata ha previsto come unico momento di confronto con la Giunta, prima dell’approdo in Aula, il passaggio nella I Commissione. In questa unica sede di approfondimento e dibattito abbiamo esplicitato alcune domande e rilievi sui dati contenuti nel documento che hanno avuto una risposta complessivamente esaustiva dai tecnici della Direzione competente ma non dalla Giunta regionale anche per l’assenza degli assessori competenti.
Rispetto ai dati riferiti ai singoli enti, e per quanto sia possibile il confronto con i dati a disposizione in rapporto agli anni precedenti, si evidenzia un generalizzato aumento dei numeri del personale impiegato e del conseguente costo generato dei diversi enti considerati nel perimetro del GAP.
Però dalle tabelle, balza agli occhi in particolare la situazione di PromoturismoFVG che conferma il trend di aumento del numero e relativo costo dei dipendenti già riscontrato negli anni precedenti, ma che nell’ultimo anno considerato raggiunge una punta decisamente elevata di crescita del personale, ma soprattutto dei conseguenti costi generati.
Dalla Giunta regionale e in particolare dall’Assessore competente ci farebbe piacere conoscere i motivi e le azioni che sottendono ad una simile crescita che non ha paragoni col passato. Vorremmo sapere dall’Assessore competente i motivi per i quali assistiamo all’esplosione elefantiaca di Promoturismo.
L’aumento di 50 unità nel 2021 rispetto all’anno 2020, pari al 15% con un aggravio di costi pari a circa 3 milioni, dovrebbe trovare corrispondenza in nuove linee di attività e soprattutto in significativi risultati.
Come già peraltro ricordato lo scorso anno, sarebbe utile poter valutare a distanza di tre anni se la scelta di affidare la promozione dell’agroalimentare a PromoturismoFVG sia stata positiva rispetto alla precedente gestione effettuata da ERSA.
Anche nel settore dell’Edilizia pubblica, assistiamo ad un aumento del personale in numeri e costi a fronte però di una quasi parità del valore della produzione se non addirittura per due ATER (Udine e Trieste) una diminuzione del valore stesso.
L’anno 2021 avrebbe dovuto essere un periodo di ripresa delle attività rispetto all’anno precedente segnato dalle difficoltà legate all’emergenza covid. Ma pare che così non sia avvenuto visti i dati dei valori della produzione delle diverse ATER che devono essere perciò motivati e approfonditi. In tal senso sarebbe utile attendersi nella discussione in aula un intervento chiarificatore dell’Assessore competente, in questo caso dal Presidente che attualmente ha mantenuto la delega.
Da approfondire inoltre la situazione del personale dell’Ente Parco delle Dolomiti Friulane che aumenta di 1 unità nel 2021, ma che esplode nei relativi costi passando dai 379.531 euro del 2020 (con 10 dipendenti) a ben 477.259,09 euro. Viene da chiedersi cosa si copra con una spesa ulteriore di quasi 100 mila euro: un dirigente? aumenti contrattuali? Da notare che nel 2019 a fronte di circa 360 mila euro di costi risultavano in forze soli 7 dipendenti. L’andamento del dato non appare del tutto lineare.
Sui dati riferiti a Insiel abbiamo notato nell’anno 2021 una diminuzione percentuale dei ricavi riferiti all’ente regione rispetto agli anni precedenti a fronte di un aumento complessivo del valore della produzione. Peraltro questo trend è in atto da diversi anni rappresentando pertanto un aumento costante sensibile della produzione conto terzi. È un dato interessante che meriterebbe un approfondimento.
Poco brillanti ci sembrano invece i dati relativi alla Società Ferrovie Udine-Cividale. Nel 2021 assistiamo ad un calo considerevole del valore della produzione rispetto al 2020 di oltre il 20% (da 10,4 milioni a 8,1 milioni euro) a fronte però dell’aumento del costo del personale di oltre 200 mila euro per un numero stabile di dipendenti (62). Su questo ci attendiamo più di qualche spiegazione.
Per quanto attiene la situazione della piccola società Ucit srl che effettua nei territori dei soci il servizio di controllo degli impianti termici, alcuni dati non ci sembrano corretti o perlomeno ci attendiamo qualche aiuto nella loro lettura.
Leggiamo che il valore della produzione nel 2021 risulta pari a 479.510 euro, in diminuzione rispetto al 2020, ma con ricavi riferiti alla Regione superiori allo stesso valore di produzione! (486.037,99 euro pari al 101,36%).
Va ricordato che nell’anno 2020 il valore della produzione era pari a 492.053,00 euro con ricavi diretti riferiti all’ente Regione pari a 373.290 euro (75,86%) e con dati similari negli anni ancora precedenti. Il risultato d’esercizio nel 2021 risulta essere negativo per 4.421 euro costringendo l’ente regione a dover intervenire; anche qui il personale è aumentato di 1 unità (totale 7 unità nel 2021).
Per quanto riguarda Banca Mediocredito i dati del 2021 confermano la difficile situazione in cui versa da anni la società, confermata ancora una volta dal disavanzo di esercizio di 3 milioni di euro.
Interessante sarà infine conoscere il contesto in cui si determina un risultato d’esercizio così elevato, più di 8 milioni, da parte di ARDIS.
Come già in I Commissione, anche in aula il nostro atteggiamento sarà improntato ad approfondire per conoscere meglio la situazione degli enti e lo stato di salute della nostra Regione, magari ottenendo dagli Assessori competenti maggiori delucidazioni di ordine politico rispetto a quelle solo tecniche, seppur utili, ottenute già dai funzionari della Direzione finanze competente sui dati ma non nel merito, al fine di dare giusta considerazione ad un documento denso di dati, ma che comunque sottende un preminente significato politico.

Roberto Cosolini

Trieste, 21 novembre 2022

4089 - COS Relazione minoranza Bilancio consolidato 2021

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