Turismo: Celotti (Pd), chiuso e abbandonato bar-ristorante Villa Manin

Pubblicato il mercoledì 06 Dic 2023

Damiani:«Come immaginare sviluppo turistico senza una ricettività di base?»

CODROIPO 06.12.23 «A fronte di tante belle parole sull’importanza e il valore storico, culturale e turistico di Villa Manin, nei fatti la Regione abbandona a se stesso un punto importante per il sito, il ristorante e bar Al Doge, al quale da anni si rivolgono i turisti in visita alle mostre ed esposizioni, chiuso da tempo e senza notizie di una prossima riapertura, in attesa di un affidamento che pare non arrivare mai». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) che attraverso un’interrogazione alla Giunta regionale porta in Regione la questione della chiusura del bar/ristorante “Al Doge”, chiedendo di chiarire le intenzioni dell’amministrazione regionale in merito all’apertura del locale Al Doge.

«Negli anni Villa Manin ha ospitato importanti esposizioni internazionali che hanno portato notevoli ricadute economiche e promozionali nel territorio regionale, in cui riveste un ruolo baricentrico rispetto agli altri principali poli culturali regionali. All’interno di questo contesto ha sempre avuto un ruolo tutt’altro che trascurabile il servizio di ristorazione e bar offerto dal locale “Al Doge”, di proprietà, come tutto il complesso di Villa Manin, della Regione che lo ha acquistato nel 1969 proprio per rendere l’intero sito una prestigiosa sede di grandi mostre, e ora rientrante nel patrimonio gestito dall’Ente Regionale Patrimonio Culturale Friuli Venezia Giulia (Erpac). Quasi un anno e mezzo fa, con un decreto del 19 luglio 2022 veniva fissata la procedura per l’affidamento diretto del locale che a oggi è ancora chiuso e la gara d’appalto per la procedura di affidamento non è stata espletata. Nonostante non manchino proteste e rimostranze da parte di turisti e visitatori che lamentavano di aver trovato il bar ristorante chiuso, non ci sono segnali di una ripartenza di un servizio basilare per un sito culturale di questo livello».

Secondo il segretario del Pd di Codroipo, Giuseppe Damiani, «Villa Manin riempie la bocca di molti assessori regionali da Bini a Riccardi e Anzil: si ritiene la dimora importante in una strategia turistica del Fvg, ma se per disgrazia arriva un turista non ha la possibilità di consumare anche solo un caffè. Tutto questo perché il bar ristorante “Al Doge” è chiuso da mesi in attesa che venga espletata la gara di appalto. Come possiamo immaginare uno sviluppo turistico del medio Friuli senza una ricettività di base? Il problema non è solo il collegamento fra la stazione ferroviaria di Codroipo con la Villa, come qualcuno ha scritto, ma a cosa serve il pulmino elettrico se poi portiamo le persone in un deserto?»

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