Sport: Celotti (Pd), Comuni esclusi da bandi per manutenzione impianti

Pubblicato il martedì 19 Set 2023

19.09.23 «Nonostante gli impegni presi solo due mesi fa durante l’assestamento, i Comuni sono stati esclusi dai bandi per la manutenzione ordinaria degli impianti sportivi. Si tratta di un errore fatto dalla Giunta che rischia di ricadere sui Comuni stessi, proprietari di gran parte degli impianti, e quindi sulle comunità». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) commentando l’approvazione da parte della Giunta regionale dell’avviso pubblico che concede contributi da un minimo di 10mila a un massimo di 40mila euro per interventi di manutenzione ordinaria di impianti sportivi.

«A luglio, a fronte degli stanziamenti per la manutenzione straordinaria degli impianti, avevamo sottolineato la necessità di sostenere anche quella ordinaria, i cui ultimi finanziamenti regionali risalgono al 2019. Allora raccogliemmo l’impegno dell’assessore Anzil che oggi invece annuncia una cosa ben diversa, stabilendo che solo le associazioni sportive siano destinatarie del bando». Secondo Celotti, «si poteva quantomeno individuare come beneficiari sia le società sportive sia i Comuni, così che ogni territorio potesse, in base alle caratteristiche e alle possibilità della propria società, decidere quale soggetto avrebbe inoltrato la domanda. Il finanziamento alle società è certo positivo, ma è un errore l’esclusione dei Comuni, che peraltro non ricevono finanziamenti per la manutenzione ordinaria da ben quattro anni». E ancora, aggiunge Celotti, «va considerato che le società che utilizzano gli impianti in convenzione hanno spesso limitati compiti rispetto alla manutenzione, che rimane parzialmente in carico ai comuni. I Comuni inoltre mantengono la proprietà degli impianti e sono chiamati a coordinare gli interventi di straordinaria manutenzione con quelli di ordinaria manutenzione. Il rischio – conclude – è che alcuni Comuni rimangano esclusi dai finanziamenti perché la società sportiva di riferimento non ha le caratteristiche o non può per usufruire di questa possibilità, ritrovandosi poi, allo scadere della convenzione, con importanti costi da sostenere direttamente per garantire la fruibilità degli impianti».

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